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Cassa integrazione: migliaia le richieste nella provincia di Perugia

In pochi giorni sono migliaia i verbali con le richieste di cassa integrazione per coronavirus che sono arrivate sui tavoli delle organizzazioni sindacali. Per la provincia di Perugia, solo nella cooperazione parliamo di 6000 lavoratrici e lavoratori, altri 4000 sono coinvolti tra i settori energia, chimica e tessile, 3000 nell’artigianato, 2500 nell’edilizia e nelle costruzioni, altrettanti nel terziario. “Una nostra prima stima ci porta a dire che i lavoratori già coinvolti sono circa 18mila – afferma Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia – un numero altissimo, che ci dice come l’emergenza sociale, accanto a quella sanitaria, sia già in atto”. 
A fronte di questa situazione e della possibilità che il lockdown si prolunghi ancora per diverse settimane, la Cgil di Perugia ritiene essenziali che le amministrazioni pubbliche mettano in atto tutte le misure utili a mitigare gli effetti sociali della crisi: “CI sono ancora circa un 20% di Comuni del nostro territorio che non hanno provveduto a sospendere tasse e tariffe – osserva ancora Ciavaglia – Ci appelliamo all’Anci affinché vi sia sul territorio un’uniformità di provvedimenti che non penalizzi nessuno, ma che al contrario tenga conto della delicata situazione che moltissime famiglie che hanno subito una riduzione di reddito si trovano ad affrontare”. 

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