“Il rischio concreto è che Pierantonio diventi un paese fantasma”. È il grido d’allarme dei cittadini della più grande frazione del comune di Umbertide, duramente colpita dal sisma di giovedì 9 marzo. Nel centro della frazione di Pierantonio si stima che, al momento, il 90% degli edifici sia inagibile. Ma le verifiche delle lesioni da parte di Vigili del fuoco e reparti tecnici sono ancora in corso e la percentuale potrebbe cambiare. Anche la stazione del treno è compromessa, come la casa al primo piano di questa struttura dove viveva da 11 anni Carlo, capostazione in pensione.
Le attività commerciali sono in forte difficoltà: “Non credo di riaprire e come me tanti altri”, racconta la titolare dell’ortofrutta nel centro del paese, che distribuisce gratuitamente alcuni generi alimentari per evitare che si deteriorino. È salito a 500, poi, il numero degli sfollati nell’area del cratere sismico tra Pierantonio, Pian d’Assino e Sant’Orfeto, nel comune di Perugia, dopo le scosse – tre quelle principali, con magnitudo compresa fra 3.9 e 4.6 – che hanno colpito la zona giovedì scorso. Sono invece circa 150 le persone che fanno riferimento alle strutture di accoglienza allestite dalla Protezione civile in tre palestre.