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Due nuovi spacciatori finiti in cella dopo un’operazione di contrasto al narcotraffico

ALTRI DUE ARRESTI DELLA POLIZIA DI STATO NEL CONTRASTO AL NARCOTRAFFICO

Stretta di vite nel contrasto al narcotraffico, altri due spacciatori finiti in cella per essere stati trovati in possesso di oltre due etti di sostanza stupefacente.

Il primo è nato in Nigeria il 1983, in Italia dal 2011 con precedenti per lesioni, minaccia e violenza sessuale, regolarmente soggiornante; il secondo è anch’esso nato in Nigeria nel 1992, sbarcato in Italia nel 2014, con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, richiedente asilo.

I due nigeriani sono stati sorpresi in un’abitazione di questa via Isonzo in possesso di ventuno involucri di sostanza stupefacente.

Ciascun ovulo conteneva circa dieci grammi di eroina di buona qualità.

Al momento dell’irruzione nell’appartamento da parte degli uomini della mobile, uno dei due aveva ancora tre ovuli in corpo ed è stato necessario un ricovero in ospedale e l’intervento dei sanitari per recuperare tutta la sostanza che il nigeriano occultava dentro di sé.

Lo stupefacente sequestrato, che era confezionato per rendere più agevole il trasporto da parte del corriere, era certamente da sottoporre ad un’ulteriore fase di taglio prima di essere immesso sul mercato aretino.
I duecento grammi di sostanza, tagliati ulteriormente e rivenduti in dosi singole da 0,2 grammi, avrebbero permesso un confezionamento di circa 2000 dosi per un introito finale di 40.000 euro.

In quella stessa abitazione sono state trovate anche due giovanissime nigeriane di 24 anni e 18 anni, ed anche loro sono state sottoposte a perquisizione.
Anche le due donne sono state trovate in possesso di stupefacente, tuttavia la qualità e la quantità di sostanza rinvenuta ha imposto ai poliziotti di denunciare in stato di libertà le due donne che, nelle loro stanze custodivano due confezioni di circa 54 grammi di marijuana.

L’arresto dei due nigeriani è stato convalidato dalla magistratura aretina lo scorso 30 giugno, ma mentre uno è rimasto in carcere per i suoi precedenti specifici, l’altro è stato scarcerato e rimesso in libertà.

 

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