Due morti e tre feriti di cui uno in gravissime condizioni. E’ tragico il bilancio dell’esplosione avvenuta ieri (venerdì 7 maggio) in un un laboratorio dove trattano la cannabis a scopo terapeutico, nella zona di vocabolo Canne Greche a Gubbio. Lo scoppio ha provocato il crollo del sottotetto della palazzina, regolarmente affittata, dove era stato allestito il laboratorio. I pompieri hanno estratto da sotto le macerie il corpo di un diciannovenne e quello di una cinquantaduenne ormai senza vita. Un ferito in gravissime condizioni è stato trasportato in elicottero al centro gran ustionati di Cesena, gli altri due , invece, sono stati ricoverati all’ospedale di Branca: tutti sono di età compresa tra 20 e 30 anni. Nella struttura sanitaria c’è anche un vigile del fuoco che è rimasto intossicato. Sul posto, per coordinare le indagini, è arrivato il pm che ha disposto il sequestro dello stabile. Adesso si dovrà capire le cause che hanno causato l’esplosione, avvenuta ieri alle 18. Dopo lo scoppio sono arrivati soccorsi con i mezzi del distaccamento di Gubbio, quelli Gaifana, due dalla centrale di Perugia con mezzi di supporto, autobotti, autoscala e personale «Gos movimento terra». In arrivo da Arezzo un nucleo «Usar» (urban search and rescue.) Erano presenti anche i sanitari del 118 e le forze dell’ordine Attaccate alla palazzina interessata dall’esplosione ci sono altre case abitate, gli occupanti delle quali sono rimasti quasi miracolosamente illesi. Una vicenda che ha scioccato l’intera regione.
