Il via libera della giunta c’è stato il 18 ottobre e all’inizio di novembre è attesa la pubblicazione. Torna il bando di sostegno all’internazionalizzazione per le imprese toscane, tenuto la prima volta a battesimo nel 2007. “Una leva importante per la crescita – commenta l’assessore all’economia Leonardo Marras – in una regione come la Toscana tradizionalmente vocata all’export e fatta di micro, piccole e medie imprese meno attrezzate, da questo punto di vista, nel presentarsi da sole sui mercati stranieri” .
A disposizione per il 2021, con le risorse che saranno aggiunte successivamente, ci sono 8 milioni e mezzo di euro di contributi a fondo perduto per progetti di investimento: da un minimo di 10 mila ad azienda ad un massimo di 400 mila euro nel caso dei consorzi.
La notizia del bando arriva nel giorno della partecipazione della Regione al Roadshow “Destinazione Export”, iniziativa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale con una serie di seminari online pensati per offrire alle imprese le istruzioni per l’uso sugli strumenti messi a disposizione per aiutarle nell’internazionalizzazione.
E giunge peraltro in un momento in cui più indicatori segnalano una ripresa economica che anche in Toscana procede a ritmo accelerato, dopo la crisi innescata dal Covid, con un export (un po’ indietro e ancora in affanno moda e indu-stria cartaria secondo l’analisi di Irpet) che ha già recuperato i valori precedenti alla pandemia.
“Aiutare le piccole e medie imprese a farsi conoscere o meglio conoscere sui mercati esteri, per consolidare o recuperare competitività che già avevano, diventa dunque importante. Le imprese più piccole, le più diffuse in Toscana, hanno bisogno di so-stegno da questo punto di vista”. Nel nuovo bando non mancano comunque novità rispetto al passato: novità a vantaggio delle aziende e che aiuteranno a centrare gli obiettivi che si prefigge. Dal 2018, ad esempio, ci sono sempre stati bandi ‘a sportello’, con domande finanziate in base all’ordine di presentazione e fino a esaurimento delle risorse. La prima innovazione sarà il ritorno adesso di una graduatoria di merito: la seconda l’attribuzione automatica dei punteggi, con successivi controlli e verifica dei requisiti formali di ammissibilità sui soli progetti in posizione utile per ricevere finanziamenti (e dunque con un risparmio sulle spese istruttorie ma anche maggiore velocità). La rilevanza o innovatività di un progetto sarà misurata non solo sulla base delle priorità tecnologiche stabilite dalle strategie di innovazione per la specializzazione intelligente (Ris3), ma anche di quelle introdotte dal piano nazionale di ripresa e resilienza e dal piano per la ripresa d’Europa. Le imprese del turismo avranno la precedenza rispetto alle altre fino al 10 per cento delle risorse stanziate. Rimangono in effetti quelle che più hanno sofferto il contraccolpo delle limitazioni negli spostamenti imposte nelle fase più acuta della pandemia. Quanto alla validità economica del progetto presentato, le annualità 2019 e 2020 saranno considerate in modo ponderato, in modo da tenere conto dell’eccezionalità del periodo interessato dagli effetti economici causati dall’emergenza sanitaria. Il bando, che rientra tra le misure del programma regionale Giovanisì per l’autonomia dei giovani in quanto rivolto an-che alle imprese giovanili, rimarrà aperto a novembre per quindici giorni. Tutti i progetti dovranno concludersi ed esse-re rendicontati entro il 31 dicembre 2022. Sarà finanziato con risorse del fondo europeo per lo sviluppo regionale, il Fesr. Dal 2014 con questa misura sono state sostenute oltre 1300 imprese che per la promozione dell’export hanno potuto complessivamente contare su 47 milioni di euro. Gli investimenti finanziabili dovranno essere rivolti a paesi esterni all’Unione europea.