Si chiama piano urbano della mobilità sostenibile, è alla sua prima stesura e, in 22 azioni strategiche proverà a ridisegnare il traffico, collegandosi ad Agenda Urbana nell’obiettivo di rendere più vivibile, più accogliente e a basso impatto ambientale la città.
Un progetto che è stato illustrato in questi giorni in Comune e la cui analisi è partita da alcuni dati:
ogni giorni sono circa 85 mila i veicoli che transitano nel territorio del comune, 36 mila solo per attraversarlo, 6 mila 500 convergono intorno al capoluogo nelle ore di punta, 2 mila in entrata e altrettanti in uscita.
Ogni 10 veicoli 2 potrebbero essere dirottati su corridoi esterni. Delle auto che si muovono all’interno, il 50% compie uno spostamento non superiore ai 4 chilometri, «distanza che potrebbe essere coperta anche con altri mezzi, ad esempio la bicicletta, stante la conformazione pianeggiante del territorio», si legge nel piano.
Per questo è stata ipotizzata la creazione di 8 itinerari ciclabili longitudinali e di 6 trasversali con 9 zone 30, dove cioè il limite è di 30 chilometri orari.
Per decongestionare il traffico e renderlo più sicuro, alcune soluzioni: sono stati proposti regimi di senso unico e rotatorie tra i quali alle uscite nord e sud della e45, una rettifica del percorso del cosiddetto Ponte della morte, in via Bologni all’incrocio con via delle Terme, nella zona delle piscine, nel quadrante di Piazza Burri, per centralizzare i 250 parcheggi ora inutilizzati dell’ex Sogema.
Al posto del Ponte di ferro saranno previste una serie di rampe più accessibili e un nuovo sottopasso all’altezza della stazione che colleghi più facilmente le due parti della città separate dai binari della Fcu, il cui ruolo nel contesto è legato alle implicazioni del passaggio a Rti.
Sul fronte dei servizi turistici invece i circa 1000 questionari compilati dai visitatori, suggeriscono l’attivazione di una navetta (56%), il gradimento di un eventuale car o bike sharing (71%).