Dopo il maltempo che ha violentemente colpito l’intera toscana nei giorni scorsi, e la Valtiberina nella notte tra giovedì e venerdì, il presidente della Regione Toscana Giani ha reso noto che la Giunta ha in programma la discussione di tre provvedimenti per una prevenzione più efficace, validi anche in caso di altre calamità come incendi e terremoti.
In primo luogo, secondo Giani è necessario superare le attuale restrizioni legate alla privacy e, d’accordo con la Protezione civile, poter raggiungere i cittadini residenti nei territori interessati dalle allerte meteo direttamente tramite piattaforme come Whatsapp e Telegram.
Per il presidente della Giunta regionale, inoltre, è necessario puntare sull’educazione ambientale nelle scuole definendo un decalogo di buone pratiche, perché “educare le nuove generazioni a corretti e consapevoli comportamenti individuali è una priorità per prevenire tragiche conseguenze e costruire un sano civismo”.
Ancora, tra i provvedimenti in esame c’è la chiusura dei parchi pubblici in condizioni di allerta arancione o, secondo oggettivi parametri meteorologici, anche con allerta gialla, su disposizione dei sindaci.
Proprio la questione del livello di allerta ha lasciato qualche strascico polemico all’indomani delle intemperie della scorsa settimana. Secondo alcuni, infatti, il codice giallo che era stato indicato non era sufficiente rispetto alla gravità dei fenomeni atmosferici. Sul tema, Giani ha detto a La7 che “lo stato di allerta gialla era quello che risultava dalle apparecchiature tecniche di allarme”, mentre “il cataclisma” che si è verificato “è un fatto estremo che si genera sul momento”.