Il Pnrr porterà 2 milioni e 80 mila euro nelle casse dei comuni di Badia Tedalda e Pieve Santo Stefano per la realizzazione del progetto “La repubblica delle foreste – I custodi dell’Alpe della Luna”, presentato nei mesi scorsi con la collaborazione dell’associazione CasermArcheologica.
Il progetto ha ottenuto uno dei punteggi migliori in Italia e in Toscana nell’ambito del bando finalizzato alla rigenerazione dei borghi, ed è rientrato tra i pochissimi finanziati in maniera completa.
Tante le linee di intervento comprese nel lavoro messo a punto dai due comuni valtiberini: dall’ambito culturale a quello naturalistico, dallo sport alle tradizioni locali. Le molteplici azioni previste nel progetto coinvolgono numerose associazioni, chiamate a fare squadra tra loro con l’obiettivo di rilanciare il territorio dal punto di vista della vivibilità e dell’attrattività turistica. Con i fondi a disposizione, spazio a tanti investimenti e anche alla creazione di posti di lavoro.
La massima soddisfazione è stata espressa dagli amministratori dei due comuni. Il sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci ha prontamente pubblicato l’esito del bando su Facebook rivolgendo “un grazie gigante a tutti quanti hanno collaborato a questo grande successo”.
“Siamo molto felici”, ha detto l’assessore di Pieve Luca Gradi: “è stata una richiesta di attenzione da parte di territori dimenticati che evidentemente è piaciuta. Ora ci sarà da lavorare ma con tanto entusiasmo”, ha detto, cogliendo a sua volta l’occasione per sottolineare “il lavoro fondamentale di Laura Caruso e CasermArcheologica, che hanno dato idee e soprattutto hanno saputo presentare le nostre istanze nel migliore dei modi”.
Oltre a questo risultato, sempre nell’ambito del Pnrr Pieve Santo Stefano può festeggiare anche l’assegnazione di duecentomila euro per l’efficientamento energetico del teatro Papini, e Badia Tedalda un finanziamento di settecentomila euro per la messa in sicurezza sismica della chiesa di San Michele Arcangelo. Entrambi i comuni, inoltre, sono in attesa dell’esito di un ulteriore bando per la rigenerazione urbana, cui hanno preso parte con un progetto dedicato ai “Cammini del tartufo”, presentato insieme a Caprese Michelangelo, Sestino e altre otto municipalità romagnole e marchigiane.