“Il 16 Settembre Insieme Possiamo fece un comunicato sul temuto svilimento delle funzioni dello sportello Spazio Famiglia, al quale l’assessore reagì con davvero poco stile.
Nelle più elementari e primitive tecniche di comunicazione, si parla di avversario abbattuto ed affondato.
Il suo replicare che utilizzava aggettivi quali “farlocco”, “bugiardo” ci dettero la certezza che le nostre intuizioni viaggiavano nella giusta rotta.
Oggi 31 Ottobre, la Giunta Comunale approverà (immaginiamo all’unanimità) la sospensione del servizio di sostegno alla genitorialità rivolto a Famiglie con Minori e il servizio di mediazione familiare.
Questo perchè appagare gli appetiti degli ordini professionali che si sono organizzati in uno spazio e protetti da “ordini superiori”; è questa la missione politica del mandato di questo assessorato? È questa l’etica con la quale questo intende proteggere i Minori (Bianchi e Neri)?.
Questa non è soltanto una battaglia politica.
Anzi, per chi non lo ricordasse, stiamo difendendo un servizio progettato da una giunta di destra alla fine degli anni ’90.
Soprattutto vogliamo rimarcare come questo servizio debba rimanere terzo, e Istituzionale conservando questa sua caratteristica nel dibattito politico!
Questo è il motivo per il quale hanno partecipato alla discussione anche Associazioni (leggasi FIMP – Federazione Italiana dei Medici Pediatri) che niente hanno ha che fare con i partiti, la Giunta, gli assessorati e quant’altro.
L’assessore, priva di contezza delle deleghe che rappresenta , ai pochi consiglieri che chiedono ragione della sua scellerata scelte offre risposte nebulose e fasulle che, oltre a rimanere nell’anonimato, non sono mai circostanziate e comunque mai così gravi da dover depotenziare un servizio.
Chissà cosa ne penserà il Tribunale che nel suo agire a garanzia di legalità dovrà, conformemente alla norme previste, inviare le Famiglie con Minori soltanto a servizio territoriale competente (Comune) titolare delle funzioni in queste materie.
Proviamo ad andare avanti immaginando ancora, come facemmo il 16 Settembre, l’evoluzione di questo percorso:
assessore è già pronto il convenzionamento con questo nuovo sportello? Quale forma sceglierà per autorizzarlo per gestire le funzioni trasformandolo da privato in pubblico?
Oggi tutte le forze politiche sono maestre di promiscuità tra pubblico e privato gonfiando il secondo a discapito del primo.
C’è un’ulteriore stupore in tutta la vicenda: anche quando l’assessore allude a semplici buoni propositi lo fa mostrando la sua completa ignoranza sui processi che potrebbero orientarla (era meglio se i suoi dirigenti l’avessero alfabetizzata rendendola più coerente sui percorsi).
Un’ultima nota, questo dimostra tutto il fallimento politico e amministrativo di questa giunta di destra aretina affrontando un altro capitolo importantissimo per l’Ente Comune.
Per chiudere anche l’ufficio cultura, che sarà sostituito da una fondazione, si sono dovuti dotare, per la formulazione di un semplice regolamento/statuto, di una ulteriore esterna professionalità reperita con una aggiudicazione diretta per la considerevole cifra di 15.000 euro.
Poi ci lamentiamo dello scarso interesse dei Giovani per la Politica e i percorsi di gestione del Bene Comune. Per i giovani la Politica non è più lo strumento necessario alla comprensione dello stato delle cose e neppure mezzo imprescindibile per il cambiamento delle stesse. Oggi sussiste un’ inversione dei fini con i mezzi: essa quindi diviene, o proiezione di aspirazioni personali, o strumento di consolidamento del presente e di rafforzamento del potere nelle mani di pochi a discapito dei molti”.