Oltre 1.300 interventi in un anno, per fronteggiare gravi emergenze sociali come maltrattamenti familiari, violenze di genere, situazioni di estrema povertà e disagio. È questo il bilancio di attività del servizio di pronto intervento sociale promosso dalla Regione Toscana con Anci Toscana. Il servizio emergenza urgenza sociale (Seus), in Toscana permette di fronteggiare h24 e 365 giorni all’anno le situazioni gravi e improvvise sotto il profilo sociale.
Attualmente il pronto intervento sociale è attivo solo in una parte della Toscana (13 zone su 28) ma l’obiettivo di estenderlo a tutto il territorio. Tra le motivazioni più frequenti ci sono esplosioni di alta conflittualità in nuclei familiari fragili, episodi di violenza e maltrattamento di donne o di persone anziane, manifestazioni di grave malessere in ragazzi e adolescenti.
In questi primi quattro anni di sperimentazione, cioè dal 2018 in poi, il pronto soccorso sociale è stato attivato 3.700 volte mentre nel 2021 è stato attivato soprattutto a seguito di criticità gravi legate a episodi di conflittualità familiare come maltrattamenti o casi di abbandono.