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Ripristino della Ferrovia Centrale Umbra, lettera agli assessori regionali dai sindaci

Un tavolo di confronto inerente il ripristino della Ferrovia centrale umbra (FCU) nel tratto Città di Castello – San Giustino – Sansepolcro. E’ quanto chiedono, con una lettera, i sindaci Luciano Bacchetta per Città di Castello; Paolo Fratini di San Giustino e Mauro Cornioli primo cittadino di Sansepolcro.

Nella missiva, inviata a Enrico Melasecche per l’Umbria ed al collega toscano Stefano Baccelli, i sindaci evidenziano che «dopo 100 anni di onorato servizio, dal 12 settembre 2017 questo tratto è un binario morto e non è dato capire quando riprenderà la circolazione su tutta la linea ferroviaria».

«Nonostante la Regione Umbria abbia predisposto un Piano operativo di interventi, d’intesa con il Governo nazionale, per la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’intera tratta della FCU – si legge ancora nella lettera – le risorse messe in campo ad oggi ci risultano del tutto insufficienti per completare i lavori su tutto l’asse ferroviario e per consentire di operare un investimento strategico sull’intera infrastruttura regionale, con l’obiettivo di interconnettere FCU con l’infrastruttura ferroviaria di competenza dello Stato, con evidenti benefici relativamente all’abbattimento dei tempi di percorrenza e alla qualità del servizio».

«L’auspicio è che si torni presto a trasportare nella sua interezza studenti, lavoratori e turisti con notevole aumento dei servizi e beneficio ambientale» hanno spiegato i tre sindaci, che rilanciano con una idea.

Collegare la stazione di Medioetruria della linea ad alta velocità con lo sfondamento a nord della Fcu, con i soldi che arriveranno dal Recovery Plan.

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