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Scuole, ecco il nuovo possibile assetto della Valtiberina dopo la definizione delle reggenze

A Sansepolcro un solo dirigente scolastico per tutti gli istituti così come a Pieve, Badia e Sestino

La Scuola Secondaria "M. Buonarroti", sede dell'Istituto Comprensivo Statale di Sansepolcro

Il nuovo anno scolastico sta per iniziare e dopo il decreto odierno sulle nomine delle reggenze rimasti vacanti, il nuovo assetto organizzativo dell’offerta formativa comprensoriale appare finalmente piuttosto ben definito. Nel complesso i dirigenti scolastici saranno tre, a due dei quali sono state, per ora, affidate le reggenze del Comprensivo di Sansepolcro e il Voluseno di Badia e Sestino. Con il nuovo decreto a Emilia Marocco, dirigente scolastica degli istituti secondari di Sansepolcro, è infatti stata affidata la reggenza del Comprensivo della stessa città, mentre a Giuseppe De Iasi, DS dell’Omnicomprensivo Fanfani-Camaiti di Pieve Santo Stefano, quella del Voluseno di Badia e Sestino. Come comunicato nelle scorse settimane, a dirigere l’Istituto Comprensivo di Anghiari e Monterchi sarà invece Cristiana Ciarli.

Questo quadro potrebbe però variare qualora dovessero esserci aggiornamenti sul fronte di un ricorso al TAR del Lazio che sta interessando alcuni candidati che hanno partecipato al concorso per diventare dirigente scolastico. Dopo il pronunciamento dello stesso tribunale amministrativo, atteso per il 5 settembre, si potrebbe procedere alla nomina di nuovi dirigenti che potrebbero essere assegnati agli istituti che sono al momento sotto reggenza.

In attesa di tali eventuali sviluppi al momento non passa di certo inosservato il fatto che sulla carta tutte le scuole di Sansepolcro sono di fatto state assegnate a un’unica persona che, sia in maniera diretta che indiretta, dal 1° settembre sarà chiamata a dirigerle. Qualcosa di simile è stato disposto anche per tutti gli istituti e i plessi dislocati tra Pieve, Caprese, Badia e Sestino. Escludendo Anghiari e Monterchi, l’attuale schema delle dirigenze e delle relative reggenze sembra proprio semplificare al massimo le condizioni geo-morfologiche della Valtiberina, creando due raggruppamenti di scuole: uno per il fondovalle e uno per la “montagna”.

Una soluzione che se dovesse diventare definitiva non potrebbe che creare perplessità, visto che tra i vari istituti intercorrono, sia in un caso che nell’altro, differenze di ordine e grado che renderebbero piuttosto complesso gestire efficacemente le relative esigenze. Senza considerare il fatto, tra l’altro, che la formula dell’omnicomprensivo, non prevedendo al suo interno un organismo come il Consiglio d’Istituto, ha dei limiti congeniti di rappresentanza.

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