Si erano conclusi a dicembre i lavori di sostituzione del manto sintetico dell’antistadio di Sansepolcro. Parte del materiale rimosso era stato stoccato dal comune per riutilizzarlo, ma un’operazione dei Carabinieri forestali ha posto i sigilli ai rotoli di erba al fine di accertare presunti reati ambientali.
Quanto avvenuto ha provocato una dura reazione da parte dell’amministrazione comunale, che in una nota sottoscritta dallo staff del sindaco Fabrizio Innocenti ha espresso “amarezza” rispetto al “corretto rapporto fra istituzioni”. Nel testo si legge infatti che “con Carabinieri e Polizia intratteniamo da sempre vincoli di collaborazione e confronto. Sono invece ormai reiterati, investendo anche amministrazioni precedenti alla nostra, i casi in cui questo rapporto di confronto e collaborazione è difficoltoso fra Palazzo delle Laudi e i Carabinieri Forestali. Ce ne rammarichiamo e nel contempo confermiamo la volontà di tutelarci in ogni sede per difendere i nostri diritti e il nostro modo d’agire”.
A questo proposito l’amministrazione annuncia di aver “immediatamente presentato istanza di dissequestro”, assicurando di aver “operato nel rispetto delle normative”. Nel dettaglio, la nota spiega che “la parte di erba rimossa e destinata al riutilizzo è stata sottoposta ad accurate analisi che non hanno fatto riscontrare valori assimilabili a rifiuto. Nessun deposito incontrollato è stato accatastato. Una parte di questa erba è stata correttamente smaltita mentre l’altra, la più corposa in percentuale e di migliore qualità, si è stabilito di riutilizzarla in altre aree di proprietà pubblica quali zone sportive, giardini pubblici e aree verdi delle scuole. In ciò noi abbiamo operato in maniera virtuosa nei confronti della collettività. Facciamo anche presente – afferma ancora lo staff del sindaco – che per anni il manto di erba sintetica presente all’antistadio è stato utilizzato per attività sportiva di giovani e meno giovani, per cui non è ipotizzabile fosse in qualunque modo velenoso”.
