L’inverno anomalo che stiamo attraversando sta destabilizzando anche il mondo degli insetti. Le temperature diurne sopra la media hanno fatto uscire le api dai loro alveari ma ora il rischio è che un “ritorno” del freddo possa far gelare i primi fiori e anche far morire parte di questi insetti. A lanciare l’allarme è Coldiretti Umbria preoccupati dei dati dell’anagrafe nazionale zootecnica. L’inverno che abbiamo vissuto in questi mesi ha fatto registrare in tutta Italia temperature di 1.65° superiore alle medie stagionali secondo le elaborazioni su dati Isac Cnr. Con le ripetute giornate di sole anche a febbraio, le api hanno iniziato a lavorare prima del previsto, anticipato dunque l’attività di questi insetti. Un “ritorno” tardivo del freddo causerebbe dei problemi, freddo e gelate, oltre al blocco dello sviluppo delle “famiglie”, possano danneggiare i fiori con conseguenze negative sulle api stesse che non avrebbero di che nutrirsi. Problemi che si sommerebbero a quelli della scorsa annata, una delle peggiori per la produzione di miele. L’agricoltura – sottolinea Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali.