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Tumori all’apparato digerente: in Altotevere la concentrazione più alta dell’Umbria

Nonostante il dato complessivo appaia in linea con quello del resto della regione, alcune forme tumorali fanno registrare valori straordinariamente alti

Grafici dal portale ufficiale Registro Tumori dell'Umbria

Il nuovo portale e la situazione in Umbria

All’inizio di questa settimana è stato presentato il nuovo portale del Registro Tumori Umbria attraverso il quale si possono consultare i dati relativi all’incidenza e alla mortalità di questo tipo di patologie (https://registrotumori.puntozeroscarl.it/). Il sito offre infatti una ricca varietà di tabelle e grafici che consentono di visualizzare e quantificare le principali tipologie di tumori in base al genere, alle fasce di età e ai vari intervalli temporali. Proprio in relazione a questi ultimi, i diversi raffronti che possono essere fatti con il passato fanno immediatamente rilevare che negli ultimi anni le malattie tumorali in Umbria sono tendenzialmente diminuite, sia in termini di diffusione, che di mortalità: in particolare nell’ultimo periodo analizzato la media annuale di coloro che si ammalano è tendenzialmente scesa fino ad arrivare a 3.330 nuovi casi per i maschi e 3.060 per le femmine (nel quinquennio precedente gli stessi erano stati mediamente 3.877 e 3.272).

La situazione dell’Altotevere

Il nuovo strumento – entrato recentemente in funzione grazie all’accordo siglato nel 2021 tra Regione Umbria, Università di Perugia e Punto Zero Scarl – mostra anche graficamente come sono distribuite le diverse tipologie di tumori nel territorio regionale. Da questa specifica sezione si può facilmente constatare che nei comuni dell’Altotevere si riscontra un’incidenza particolarmente alta di malattie all’apparato digerente: se, infatti, il dato complessivo sull’insieme di patologie tumorali risulta essere in linea con quello del resto della regione, per alcune categorie sono stati registrati valori straordinariamente alti. Come si può notare dall’intensità cromatica con cui viene indicato il rischio per comune, in quest’area dell’Umbria settentrionale si rileva un’incidenza eccezionalmente alta di tumori allo stomaco, all’esofago, al pancreas, alla vescica e alla laringe, alla testa e al collo.

tumori umbria

Se si considera che solo il tumore allo stomaco è, sia in Umbria che nel Mondo, come tipologia il quinto più diffuso, è evidente che questi dati non possono di certo essere ignorati. Allo stesso tempo non può passare inosservato il fatto che la straordinarietà del dato altotiberino ha esclusivamente a che fare con gli organi di una parte dell’apparato gastroentero. La domanda non può, pertanto, che sorgere spontanea: perché in questa parte dell’Umbria c’è una concentrazione così alta di queste particolari tipologie di tumore?

Una possibile causa

Non è di certo facile individuare, in maniera chiara e inequivocabile, quali siano le cause che contribuiscono a tenera alta la diffusione di questo tipo di patologie. Tuttavia per l’Altotevere umbro c’è un dato che, seppur con le dovute cautele, potrebbe essere associato a quanto emerso, ovvero quello relativo alle alte concentrazioni di nitrati che talvolta sono state rintracciate dalle analisi dell’Ispra in questa zona. Come riportato in un precedente articolo, secondo alcuni studi (tra i quali si ricordano quelli di John Barnes e Peter Magee), trasformandosi in nitriti, poi in nitrosammine, questi composti potrebbero – se ingeriti dall’uomo attraverso le acque del sottosuolo o il cibo più meno direttamente ricavato da un’agricoltura che ne faccia utilizzo – provocare problemi di salute proprio attraverso l’insorgenza di tumori allo stomaco, all’esofago e, più in generale, all’apparato digerente: non a caso, partendo da questo assunto, in un approfondimento del 2016 il Registro Tumori Umbro di Popolazione individuò, per l’Altotevere, una possibile correlazione tra l’elevata incidenza di tali neoplasie e le alte concentrazioni di nitrati rinvenute in alcune stazioni di monitoraggio delle acque.

Del resto, seppur in maniera minore rispetto a qualche anno fa, l’agricoltura intensiva altotiberina sembra ancora, come emerge dai dati raccolti, ricorrere abbastanza massicciamente a concimi che hanno alla base nitrati. Ovviamente non ci sono prove inconfutabili rispetto al fatto che l’alta diffusione dei tumori sopra indicati sia provocata da questi e, a onor del vero, rispetto a ciò è doveroso ricordare che una quantità significativa di nitrati potrebbe essere assimilata anche per il tramite di altri canali (come con il consumo ricorrente di alcuni cibi) che non sono, di fatto, associabili alla qualità e dalle quantità dei concimi utilizzati. Tuttavia, in un contesto come quello regionale umbro in cui le abitudini alimentari e gli stili di vita non differiscono particolarmente da un luogo all’altro, al momento risulta alquanto arduo soffermarsi su altre variabili che potrebbero incidere sull’eccezionale diffusione di certe malattie tumorali in Altotevere.

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