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UN RAGAZZO SU CINQUE VITTIMA DI BULLISMO, LA METÀ SU INTERNET

In Italia il 20 per cento di ragazzi dichiara di essere stato vittima di bullismo, nella metà dei casi on-line, con il 79 per cento degli atti che avviene a scuola, dove il fenomeno interessa il 50 per cento delle classi e un adolescente su due ha assistito a questo tipo di episodi. Sono alcuni dei dati  presentati durante il corso di formazione sul tema “Il cyber bullismo nella società dei media: rischi, prevenzione e tutela”, che l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria ha promosso venerdì 25 marzo a Villa Montesca in collaborazione con il Comune e la Fondazione Hallgarten-Franchetti.

Il disegno di legge a prima firma dell’onorevole Elena Ferrara, attualmente in Parlamento, è stato il punto di riferimento che ha permesso di definire il bullismo e cyber bullismo nelle loro manifestazioni tipiche dell’aggressione, della molestia, finalizzate a creare nelle vittime timore, ansia, isolamento ed emarginazione, che oggi trovano un terreno di espressione non più solo fisico, ma anche virtuale, attraverso la rete telefonica, la rete internet e i social network. Un confronto ampio e approfondito che ha calamitato l’attenzione della numerosa platea di giornalisti presente, stimolando il dibattito sull’estrema varietà di forme nelle quali si manifesta il bullismo (tra le quali il sexting, il child grooming, il cyberstalking) e sulle implicazioni per l’esercizio della professione giornalistica di questioni come il diritto all’oblio.

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