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Vizio parziale di mente: questa la perizia su Piter Polverini, accusato dell’omicidio di Katia Dell’Omarino

Piter Polverini, l’assassino di Katia Dellomarino, oggi 25enne attualmente in carcere ad Arezzo in attesa di giudizio, potrebbe anche lasciare la prigione ed essere trasferito in una Rems, vale a dire Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza: e questo perché soffre di un disturbo della personalità e al momento dell’omicidio le sue facoltà mentali erano fortemente ridotte.

E’infatti questo l’esito della perizia psichiatrica disposta dal Gup Piergiorgio Ponticelli e depositata lunedì in procura in attesa dell’udienza del 10 luglio. Gli specialisti definiscono il giovane come un individuo socialmente pericoloso «con personalità schiva, difficili relazioni con l’altro sesso, quindi disturbi di personalità, timidezza. Non si esprime e ha paura del giudizio degli altri».

Fin qui i periti, che a quasi un anno dal delitto hanno espresso una valutazione forse capace di cambiare il destino di Polverini. Il pm Julia Maggiore aveva chiesto 15 anni di reclusione nella requisitoria del rito abbreviato, un periodo questo che, con una riduzione di un terzo, porterebbero a una sentenza finale non superiore ai 10 anni di detenzione. E quindi , in vista del 10 luglio il gup Ponticelli dovrà vagliare a fondo il responso dei consulenti. Ovviamente soddisfatti gli avvocati di Piter, Melani Graverini e Cherubini, che adesso possono sperare in uno sconto di pena di un terzo.

Delusa com’è naturale la legale dei familiari della donna uccisa, l’avv. Boncompagni, che non può far altro adesso che prendere atto del risultato della consulenza e affidarsi alla valutazione finale del giudice. Il tutto tenendo contro che la nuova legge prevede che la durata di una misura di sicurezza in Rems non possa essere superiore al massimo edittale della pena prevista per il reato. Perciò da queste residenze a un certo punto si esce.

 

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