Sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali, aggredisce l’ex cognato e viene nuovamente condotto in carcere. L’episodio a Selci di San Giustino, dove lo scorso 14 agosto un uomo di 57 anni, cittadino italiano, si era reso protagonista di un’aggressione ai danni di un avventore di un esercizio commerciale, risultato poi essere il fratello dell’ex coniuge, provocandogli delle lesioni.
Come riportato dalla Procura di Perugia in una nota trasmessa oggi, il 57enne – già condannato in via definitiva per il reato di atti persecutori e tutt’ora imputato in alcuni procedimenti penali pendenti per i reati di lesioni personali, violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa, minaccia, violenza privata ed atti persecutori – stava beneficiando della misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, come disposto dal Tribunale di Sorveglianza di Perugia.
Vista la gravità dell’episodio, gli agenti della Polizia di Stato hanno segnalato quanto accaduto al Magistrato di Sorveglianza, il quale ha formulato “un giudizio di incompatibilità tra la condotta sopra descritta e la prosecuzione della misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, con conseguente ripristino della pena carceraria”.
Vista la gravità della condotta, i poliziotti hanno segnalato l’episodio al Magistrato di Sorveglianza, il quale ha formulato un giudizio di incompatibilità tra la condotta sopra descritta e la prosecuzione della misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, con conseguente ripristino della pena carceraria.
Per questo motivo, i poliziotti, dopo aver rintracciato il 57enne, hanno provveduto ad associarlo presso la casa circondariale di Perugia-Capanne in attesa delle determinazioni del Tribunale di Sorveglianza.
