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Omicidio di Pistrino, chiesto rinvio a giudizio per il vicino di casa della vittima

Le tracce di dna rilevate sulle unghie di Marielle Soethe sarebbero da attribuire al 51enne

L‘abitazione di Marielle Soethe durante i rilievi della Scientifica

Svolta nelle indagini per l’omicidio di Marielle Soethe, la 71enne tedesca trovata morta il 1º dicembre 2022 nella sua abitazione di via Sfrilli a Pistrino di Citerna.

La Procura di Perugia ha chiuso le indagini con la richiesta di rinvio a giudizio per il vicino di casa della donna, un uomo di 51 anni di origine rumena detenuto da cinque mesi nel carcere di Terni. In base alla tesi dell’accusa, quest’ultimo avrebbe costretto la vittima a subire atti sessuali con violenza e minacce; alla sua resistenza, si sarebbe vendicato uccidendola con pugni e calci anche al volto e al torace.

Quando Marielle è stata trovata priva di vita nella sua camera da letto, il suo corpo presentava evidenti tracce di una violenta aggressione con movente sessuale. Fra le prove presentate dalla Procura, una che più di ogni altra inchioderebbe il rumeno è quella rilevata nelle unghie della donna: le tracce di dna sarebbero da attribuire all’uomo, chiara dimostrazione del fatto che Marielle Soethe avrebbe tentato di difendersi dal brutale tentativo graffiando e strappando la pelle del 51enne.

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