Ad una settimana circa dal ritrovamento del corpo senza vita nella casa di via Sfrilli a Pistrino, è ancora mistero sulla morte di Mariel Soethe, la 70enne di origine tedesca che da diversi anni abitava nel comune di Citerna.
E oggi sopralluogo dei Ris di Roma alla ricerca di nuove tracce per dare un volto e un nome al responsabile di questo delitto.
Per ora, un’unica certezza: Mariel è stata uccisa, picchiata violentemente, con i traumi che ne avrebbero provocato il decesso. A confermare tutto questo sarebbero anche i primi esiti dell’autopsia sul corpo della donna; esami eseguiti nella giornata di martedì 6 dicembre dai medici legali Massimo Lancia e Luca Tomassini nell’ambito delle indagini aperte dalla Procura di Perugia.
Omicidio quindi: gli inquirenti ormai escludono ogni altra ipotesi formulata nel corso degli ultimi giorni, da quel giovedì 1° dicembre in cui i Carabinieri sono entrati nell’abitazione in cui la donna viveva da sola. Nell’appartamento non sono stati trovati segni di effrazione e la porta era chiusa così come finestre e persiane. E allora chi ha ucciso Mariel Soethe? Quasi certamente la 70enne, descritta da molti a Pistrino come riservata e discreta, conosceva il suo assassino. Per questo gli investigatori coordinati dal pm di Perugia Paolo Abbritti si concentrano sulle tracce rilevate all’interno della casa e sulla rete di frequentazioni di Mariel. Una serie di conoscenze da ricostruire tramite contatti telefonici e i dati riscontrati nei computer utilizzati da Mariel.
Intanto, in Germania, è stato rintracciato un familiare della donna che ufficialmente risultava ancora residente a Monaco di Baviera.