Passava ore e ore davanti ai videogames e allo schermo del computer tanto da rendere difficile, se non impossibile, il rapporto con i propri genitori, che non sapendo più quale soluzione trovare, hanno chiesto aiuto alla polizia. Un fatto sociale e di cronaca successo a Città di Castello che ha coinvolto un ragazzino e la sua famiglia e che racconta di situazioni sempre più complicate all’interno delle mura casalinghe.
L’ultima vicenda nelle scorse ore, con madre e padre difficoltà con il figlio che, oltre a non ascoltare le continue raccomandazioni sull’uso del personal computer, aveva assunto un atteggiamento irascibile e teso nei loro confronti. Comportamento degenerata a tal punto che il ragazzo ha avuto una crisi isterica, incontrollabile per i genitori. Da qui la chiamata e l’arrivo degli agenti della polizia di stato.
Arrivati sul posto i poliziotti si sono fermati a parlare col ragazzo che, come riferito dai genitori, si era già tranquillizzato, intimorito dalla chiamata fatta alla Polizia. Dall’incontro con gli agenti, come riferiscono gli stessi, il giovane ha fatto un «patto» con i poliziotti. Ha garantito non solo che metterà in pratica un comportamento collaborativo con il padre e la madre, ma che rispetterà i limiti imposti dai genitori per l’uso del computer.