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Addio al cavalier Paolo Piovaticci, ideatore delle Biennale Internazionale del Merletto

Aveva 90 anni ed era venuto da Roma mezzo secolo fa. È stato pittore, scrittore e poeta, nonché presidente del Centro Culturale Sansepolcro

Paolo Piovaticci (a destra) con la moglie Maria

Era stato presidente del Centro Culturale Sansepolcro e soprattutto lo si ricorda alla testa della Biennale Internazionale del Merletto, una mostra unica al mondo per la sua ricchezza, poiché dislocata su più sedi e con migliaia di pezzi in esposizione. Sempre inconfondibile, con i suoi capelli lunghi e curati e la sua barba bianca; è morto all’età di 90 anni il cavalier Paolo Piovaticci, il romano che, venuto in Valtiberina mezzo secolo fa per motivi di lavoro assieme alla famiglia, si era innamorato di Sansepolcro fino a esaltarne l’immagine con diverse iniziative. Arte e cultura i suoi cavalli di battaglia: era pittore, scrittore, storico, poeta e curatore di eventi in Italia e all’estero. Anche in tempi più recenti, era stato componente della giuria del concorso di merletto a tombolo di Anghiari.

“Il cavalier Piovaticci è stato un punto di riferimento per il merletto della Valtiberina ed è stato vicino alla nostra associazione nelle tre passate edizioni del concorso – hanno dichiarato le maestre merlettaie dell’associazione “Il Tombolo di Anghiari” – e ci ha consigliato, aiutato e indirizzato affinché potessimo ottenere gli splendidi risultati che ci hanno premiato. Dispiace che non ci sarà per la quarta edizione, di cui avevamo già parlato e condiviso l’argomento”. Piovaticci ha tenuto conferenze di caratura internazionale in varie città su invito di Regioni, Comuni e scuole su temi artistici, culturali e dell’artigianato artistico; mezzi di comunicazione nazionali si sono occupati dei suoi lavori pittorici e letterari. L’uso del colore e i temi, quasi sempre appartenenti ad una dimensione surreale, hanno reso il suo universo pittorico tra i più personali che sia possibile vedere nei nostri tempi. La sua è stata una pittura spontanea e fluente. Della produzione poetica, da ricordare i volumi “Steli di fumo” del 1985 e “Da quando io mai nacqui” del 1999. Testi che avevano attratto l’interesse dei massimi pensatori italiani.

Sulla Biennale Internazionale del Merletto di Sansepolcro, da lui organizzata assieme alla moglie Maria (autentico “rinascimento del merletto” in Italia e in Europa), abbiamo già riferito: da aggiungere la presenza di artiste provenienti da tutto il mondo e il patrocinio del Senato della Repubblica e dell’Ufficio per l’Italia del Parlamento Europeo. “La vita ritirata degli ultimi anni non aveva fermato le sue attività creative; da casa, aveva continuato il lavorio del suo pensiero, l’elaborazione e la produzione di preziose deduzioni”, ha detto Michele Foni, responsabile della Compagnia Artisti di Sansepolcro. Ieri mattina l’ultimo saluto e un giorno di sosta a Sansepolcro per la salma di Piovaticci, che partirà alla volta del cimitero del Verano a Roma. Alla moglie Maria e al figlio Michele le condoglianze della nostra redazione. 

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