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Fra tradizione e crisi demografica, la Valtiberina di Tovaglia a Quadri

Anche quest’anno la manifestazione ha saputo legare con intelligente ironia la stretta attualità alla storia del territorio

Samuele Boncompagni e Michele Guidi in scena tra i commensali di Tovaglia a Quadri

Il Castello di Sorci, che l’anno scorso fu un “liceo contadino”, si è trasformato stavolta in una RSA mandata avanti da un ginecologo. Un paradosso che riflette l’inesorabile crisi demografica e al tempo stesso la carenza di medici che patiscono le aree interne, senza che la Valtiberina faccia eccezione, anzi!

La trama di Gravidansia si snoda quindi raccontando la perdita di servizi, dalla chiusura dell’ospedale di Anghiari 40 anni fa fino all’attuale scenario in cui anche la sanità toscana è sempre più condizionata dall’accerchiamento delle sirene del business privato, mentre le giovani coppie rinunciano ai figli per motivazioni di natura socio-economica o perché impegnate in una vita sempre di corsa.

Così la piccola Miranda Neri resta per anni “Ultimina”, l’ultima nata. Ma è proprio lei, aprendo la gabbia dei topi utilizzati per esperimenti sulla procreazione assistita, a dare il la a un finale che sembra lasciare uno spiraglio alla speranza.

Per l’ennesima volta (la ventottesima, per la precisione), gli autori di Tovaglia a Quadri, Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini, si mostrano insomma capaci di mettere in scena temi di grandissima attualità, non solo locale, raccontati con intelligente ironia e sapientemente raccordati con la storia e le tradizioni del territorio. Storia e tradizioni che si riflettono nelle portate della cena contadina parte integrante dello spettacolo; che risuonano nelle musiche della Compagnia dei Ricomposti arrangiate dal maestro Guiducci; e che nelle foto appese alle pareti del castello assumono i volti delle levatrici Erminda e Colomba o del dottor Piero Plini.

Con loro campeggia un altro ritratto, quello del dottor René Favaloro, medico di La Plata, inventore del bypass coronarico, “in prima linea contro la corruzione e il potere delle multinazionali della sanità”. E dalla stessa città argentina gemellata dal 1998 con Anghiari è stato possibile assistere al tributo di Tovaglia a Quadri a questa figura, grazie alla proiezione dello spettacolo presso il Círculo Toscano in occasione dell’ultima serata di rappresentazione.

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