Venerdì 3 maggio il museo malacologico Malakos di Città di Castello ha inaugurato “Lo scaffale di Malakos”, uno spazio condiviso contenente una piccola biblioteca di libri donati o acquistati dall’associazione, che si potranno leggere all’interno del museo o nel parco.
Gli organizzatori hanno definito la nuova ala del museo come “uno spazio della cittadinanza, per studiare, per fare smart-working o anche solo per creare; alcuni artisti già lo fanno: vengono a Malakos per comporre musica, dipingere, fare foto o film, o solo per concentrarsi in quel meraviglioso e magico posto che è Villa Capelletti, ora potranno farlo tutti.”
A partire dal giorno dell’inaugurazione, infatti, dal martedì al venerdì e quando possibile nel week-end, sarà possibile prenotare l’accesso gratuito al museo per fare tutto ciò. Il museo dispone di postazioni di lavoro, rete wi-fi e molti altri servizi, così da soddisfare ogni necessità per l’avventore che vuole studiare o lavorare insieme, ma con la giusta tranquillità.
L’evento del 3 maggio ha attirato molti visitatori, sia bambini che adulti, che hanno partecipato a letture ad alta voce grazie ai volontari dell’Associazione Malakos odv, alle lettrici dell’associazione LaAV e agli Amici della Biblioteca Carducci.
Una piccola curiosità del museo Malakos che in pochi conoscono è una postazione molto particolare: un’esposizione interattiva di storie di mare. I visitatori si trovano davanti ad una vecchia madia, con cassetti che incitano “Aprimi!” “Cercami!” “Leggimi!” e con carta da lettera vuota e una penna. Sono le persone che lasciano una traccia per il passaggio successivo, per il viaggiatore sconosciuto che un giorno aprirà quei cassetti.