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“Oggi, 80 anni fa”: drammatico passaggio del fronte

L’appuntamento con il “Diario del 1944” racconta giorni tragici per la popolazione dell’Alta Valle del Tevere, mentre la Rocca di Citerna è demolita dai tedeschi

La rocca di Citerna demolita dai tedeschi

Citerna subisce il peggiore sfregio. Da due giorni la popolazione resiste al cannoneggiamento degli Alleati rintanata nei luoghi più protetti. Sono però i tedeschi a infliggerle il colpo più duro. Distruggono con la dinamite la sua rocca trecentesca, sopravvissuta anche al catastrofico terremoto del 1917.

Gli Alleati stanno incalzando le truppe germaniche, che ancora combattono strenuamente a Monte Cedrone. Con un violentissimo bombardamento di artiglieria stanno preparando l’attacco che li porterà nella notte a conquistare sia il Cedrone, sia Monte Arnato. Questa vittoria costerà loro 60 caduti. Intanto gli anglo-indiani fanno progressi anche dall’altra parte del Tevere. Si attestano sul crinale di San Donino e hanno ormai in vista Città di Castello per l’attacco decisivo.

Sono giorni tragici per la popolazione. A Pistrino un colpo di artiglieria uccide un uomo e il figlio di 11 anni. Il convento tifernate degli Zoccolanti viene colpito dall’artiglieria britannica: muoiono suor Livia e quattro orfanelle dell’Ospizio Sacro Cuore, di età tra 7 e 10 anni. Presso Caprese Michelangelo l’uccisione di un razziatore tedesco da parte di partigiani slavi rischia di innescare una rappresaglia. A salvare le 40 persone dalla fucilazione è una donna di origine tedesca; riesce a convincere gli ufficiali germanici che quei civili non sono implicati nell’attacco ai soldati. Nell’Anghiarese, i tedeschi fucilano il parroco di Verrazzano Domenico Mencaroni: accusato di aver ospitato antifascisti e partigiani, è stato a lungo e sottoposto a sevizie prima dell’esecuzione.

Per approfondire: Storia tifernate. La battaglia di Monte Cedrone.

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