Montone, presidiata da un reparto della 114ª Jäger Division, è per i tedeschi una posizione difensiva ideale. L’attacco sferrato dagli anglo-indiani da sud cozza contro un intensissimo fuoco di mitragliatrici, artiglieria e mortai, che infligge loro serie perdite. Ma tale attacco intende distogliere l’attenzione del nemico da una manovra di aggiramento volta ad attaccarlo alle spalle. Infatti la mattina del 7 luglio il King’s Own Regiment sorprende la guarnigione tedesca, attaccandolo alle spalle da nord. Alle ore 14 il borgo è in mano alleata. Muoiono 20 tedeschi; 85 sono presi prigionieri. Gli anglo-indiani hanno una ventina di caduti.
Il 7 luglio Monte Santa Maria Tiberina subisce un durissimo cannoneggiamento da parte dell’artiglieria britannica. La solidità dell’antico borgo protegge la popolazione rintanata nei posti più sicuri. L’indomani i tedeschi portano via con sé 6 ostaggi, tra cui don Vittorio Boscain. Riusciranno a salvarsi.
Intanto, dall’altra parte della valle, la 4ª Divisione Indiana avanza verso Trestina. La popolazione è intrappolata in mezzo ai combattimenti. Il pomeriggio dell’8 luglio, a poca distanza da Lugnano, i tedeschi circondano la casa poderale di Pian dei Brusci e costringono gli uomini a seguirli verso Pompanano. Poi prelevano anche donne e bambini, segregandoli nel seccatoio del podere. La sera gli 8 uomini delle famiglie Sorbi e Ramaccioni e Marino Margutti vengono fucilati. Le ragioni dell’eccidio restano misteriose. Si salva solo Attilio Sorbi, che resterà però indelebilmente segnato da quel trauma.
Per approfondire: Storia tifernate. Le battaglie di Monte Murlo, Monte Acuto e Monte Corona. L’eccidio di Pian dei Brusci