Gli ex dipendenti di Fisa Dorelli spa vogliono ricordare quanto vissuto un anno fa, proprio in queste settimane, ringraziando quanti hanno dato loro supporto, sostegno e solidarietà in occasione del presidio nello storico stabilimento tifernate e nell’evolversi della loro vicenda lavorativa. Ma soprattutto un grazie vogliono rivolgerlo a chi ha consentito loro di ritrovare un lavoro. Parole cariche di emozione scritte in una lettera resa pubblica.
Tutti i dipendenti, chi subito, chi dopo poche settimane, «grazie alle apprezzate e riconosciute qualità, sono stati ricollocati, a tempo indeterminato, su altre importanti realtà produttive del territorio tifernate. Aziende fiore all’occhiello a livello nazionale, del settore cartotecnico e grafico, grazie alla solidarietà e alla lungimiranza di imprenditori che ancora credono nella nostra città e considerano i propri dipendenti come una risorsa e non come mero fattore impersonale della produzione», si legge nel testo.
Così per gli ex dipendenti della Fisa «chiusa una porta, si è aperto un portone», e un anno dopo quella brutta vicenda formulano un sentito e sincero ringraziamento ai titolari e ai nuovi colleghi di lavoro delle società Cartoedit srl, Grifa srl, Treemme di Migliorati snc, Scatolificio Saico srl Wood Line srl, Rama Packing srl, Alca snc, Scatolificio Gasperini, Cmc Spa, Cts Grafica e Altomsrl, Grafiche Sabbioni e Tiber Targhe per aver consentito loro di riacquisire «un lavoro dignitoso e soprattutto la possibilità di vivere, senza sconvolgimenti, la quotidiana vita familiare».
È passato un anno: «Ricordiamo che al termine della giornata di venerdì 15 ottobre 2021, dopo un rincorrersi di voci sempre più incalzanti, ma sempre smentite dalla proprietà sino all’ultimo minuto, veniva comunicato alle maestranze la chiusura del sito produttivo di Città di Castello (già storica Fisa Kartotecnica spa, vanto dell’industria cartotecnica tifernate dal dopoguerra) con constestuale trasferimento dell’azienda a Fossato di Vico (80 km circa di distanza), già nelle disponibilità di IndustriaUmbra spa, nata tramite fusione della Sigillana Brefiocart spa e della tifernate FisaDorelli spa», si legge nella lettera.
A nulla sono valse le decise ma dignitose proteste e negoziazioni dei sindacati e dei dipendenti che hanno “visto svanire, in pochi minuti e in pochi giorni, le loro sicurezze, sentendosi traditi da coloro in cui avevamo riposto fiducia, riconoscenza, e senso di appartenenza, che sono stati calpestati in nome di una scelta unilaterale e mai condivisa». I datori di lavoro «con certezza e arroganza, davano per scontata la possibilità di poter disporre dei propri dipendenti come si fa con un semplice macchinario, con una scrivania, con bancale di cartone”.
Gli ex dipendenti ringraziano inoltre le organizzazioni sindacali (in particolare Enrico Bruschi e Francesco Bonini), le istituzioni (in primis il sindaco Luca Secondi e il consigliere regionale Michele Bettarelli) e i cittadini che li hanno sostenuti.