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Valtiberina, in aumento gli addetti al turismo

Numeri superiori al periodo pre-pandemia dopo il forte calo del decennio scorso

Si è concentrato sul tema dei lavoratori del settore turistico un approfondimento pubblicato lo scorso 30 dicembre dall’Istituto regionale di programmazione economica della Toscana (Irpet). In particolare, prendendo in esame i 28 ambiti turistici regionali e i 48 sistemi locali del lavoro (SLL), sono stati esaminati i dati dell’occupazione nel turismo nel periodo pre-pandemia (2011-2019) e poi nel successivo segmento temporale 2019-2022.

Il decennio pre-Covid ha segnato una fase di espansione dell’occupazione in ambito turistico in quasi tutta la Regione e in particolare nelle città d’arte. Qui, in generale, si è avuto un aumento degli occupati anche negli altri settori, con il turismo a fare da traino innalzando la media. Numeri in crescita nel turismo e, in misura minore, anche negli altri settori hanno quindi caratterizzato sia la media regionale che Arezzo, e lo stesso si è riscontrato nel Valdarno aretino.

In altre zone il turismo è riuscito a controbilanciare il calo di addetti registrato negli altri settori, mentre in altre ancora, in particolare nelle aree costiere e marginali (in provincia è il caso di Valdichiana e Casentino), l’incremento nel turismo ha soltanto mitigato il calo complessivo di occupazione.

Discorso a parte per la Valtiberina, che nel periodo 2011-2019 è stata l’unica a far segnare il segno meno, collocandosi all’ultimissimo posto tra i 28 ambiti turistici regionali, ed è stata anche l’unica in cui il dato della variazione negli addetti al turismo ha peggiorato la percentuale degli occupati complessivi.

Guardando invece al periodo 2019-2022, questo è stato fortemente influenzato dalla pandemia di Covid-19, che ha determinato una significativa crisi del turismo seguita da una ripresa sostenuta. A fine 2022, la gran parte dei sistemi locali del lavoro toscani sono tornati ad avere il segno più nella variazione di addetti al settore turistico nel triennio (con l’eccezione di Firenze, la piana fiorentina e pratese e le città termali di Montecatini e Chianciano).

Dati particolarmente positivi, invece, per le destinazioni balneari, favorite dai maggiori arrivi di turisti italiani ed europei rispetto a quelli extraeuropei. In crescita anche quelle destinazioni in grado di garantire una vacanza di relax, nella natura e lontana dall’affollamento. Ecco che, in provincia di Arezzo, la crescita maggiore si è avuta nell'SLL di Bibbiena e in quello di Sansepolcro. Entrambi superano la media regionale, mentre l'aumento è meno significativo, ma comunque c'è, nei sistemi di Montevarchi, Cortona e Arezzo.

In Valtiberina, dunque, si registra un incremento che è senz’altro favorito da numeri di partenza molto bassi, ma che mette in evidenza quella che è almeno la possibilità di un’inversione di tendenza che gli attori del territorio dovranno sostenere.

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