“La ciclabile sulla ex ferrovia Fossato di Vico-Umbertide sarà pronta entro l’autunno”. Ad annunciarlo, l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Enrico Melasecche nel corso di una conferenza stampa svoltasi giovedì mattina a Gubbio. Presenti all’incontro con i giornalisti anche il primo cittadino Filippo Stirati, la presidente della Fondazione Perugia Cristina Colaiacovo, l’assessore comunale ai lavori pubblici Valerio Piergentili e l’ingegner Federico Ragni, progettista dei lavori sulla ciclovia.
“Dopo alcune difficoltà legate alla pandemia di Covid-19, all’aumento dei costi dei materiali e all’alluvione dello scorso settembre, i lavori di completamento della pista ciclabile si avviano alla fase finale – ha detto il sindaco – La nuova pista sarà anche un prezioso antidoto al “mordi e fuggi”, per noi e per tutta l’area interna”.
Il percorso della ciclabile, che collegherà i Comuni di Umbertide, Gubbio e Fossato di Vico, sarà lungo circa 52 chilometri, alcune porzioni del quale ricadranno sul sedime della vecchia ferrovia. La pista partirà da Umbertide e attraverserà la valle dell’Assino, dove si sono concentrati la gran parte dei lavori. Qui sono state costruite e posizionate sette passerelle in ferro per l’attraversamento del fiume Assino, poste nei punti dove sorgevano i vecchi ponti della ferrovia bombardati dai tedeschi.
“Il finanziamento del progetto deriva dai fondi dell’Agricoltura” ha precisato Melasecche ringraziando il collega di Giunta Roberto Morroni e ribadendo “l’importanza della connessione fra le reti ciclabili comunali e la rete ferroviaria per favorire il turismo sostenibile nella Regione. L’Umbria, infatti, è una terra ideale per il turismo lento, che permette di godere in modo ancora più approfondito delle bellezze del territorio.”
“Abbiamo visto nascere e crescere questo progetto – ha ricordato Colaiacovo di Fondazione Perugia – dopo una prima fase di studio di fattibilità, iniziata nel 2015 grazie al nostro contributo, andato in cofinanziamento con quello regionale, ora vediamo finalmente la luce di questa ciclabile: un progetto direi pioneristico, mentre oggi, per fortuna, si ragiona da più parti di questi temi e di mobilità sostenibile. Anche in questo caso, non dobbiamo pensare solo al taglio del nastro della pista, quando sicuramente tutto sarà perfetto, ma impegnarci per una sostenibilità futura della stessa”.