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E45, distacco di terra nel cantiere della piazzola franata a Pieve

Preoccupazione dei residenti, il sindaco: “Anas rassicura, a breve conclusione della messa in sicurezza”

Foto tratta dal gruppo Facebook “Vergogna E45”

Senza pace la piazzola fra le uscite E45 di Pieve Santo Stefano sud e Pieve Santo Stefano che franò nella notte fra l’11 e il 12 febbraio 2018, con l’area che fu sottoposta a sequestro e divenne oggetto di procedimenti giudiziari a carico di dirigenti Anas.

Da allora quel tratto di superstrada è interessato da un restringimento di carreggiata e da anni è attivo il cantiere per le operazioni di ripristino. Dopo interventi di “monitoraggio, campionamento e analisi chimiche”, da qualche settimana erano ripresi i lavori.

Questa notte, però, come denunciano gli utenti del gruppo Facebook “Vergogna E45”, la scarpata è parzialmente franata, creando preoccupazione fra i cittadini e in particolare fra coloro che risiedono nelle abitazioni a ridosso del cantiere. Nell’occasione è stato inoltre fatto notare che dubbi sulla sicurezza dell’area erano stati espressi nello stesso gruppo già lo scorso 8 settembre.

Il sindaco di Pieve Santo Stefano Claudio Marcelli, contattato dalla nostra redazione, ha riferito di essere stato avvisato da un responsabile Anas a proposito del fatto che “sulle terre armate che stanno ripristinando c’è stato un piccolo distacco, che però è limitatissimo. Comprendo la preoccupazione dei residenti”, ha detto Marcelli, “soprattutto perché il cantiere è aperto ormai da quattro anni, però Anas mi rassicura sulla conclusione a breve dell’intervento di messa in sicurezza”.

“Come sempre – ha aggiunto il primo cittadino – seguo attentamente ogni opera che Anas esegue nel nostro territorio, quindi chiedo ai miei concittadini di continuare a segnalarmi eventuali criticità per poi interessare subito l’azienda”.

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