È con preoccupazione che il “Comitato per lo sviluppo e la salvaguardia della vallata altotiberina” commenta gli ultimi sviluppi del dibattito legato alla E78. Secondo il coordinatore Fausto Del Bene “mentre in Toscana e nelle Marche tutto è definito, l’Umbria sembra avere altre priorità. L’assessore regionale e l’Anas non accolgono le richieste dei sindaci, che invece sono quelle che in vallata mettono tutti d’accordo”, dice l’ex primo cittadino di San Giustino. “Si rischia che alla fine la Guinza resti collegata solo con la strada provinciale di Parnacciano, in un tragitto dove non è possibile realizzare infrastrutture significative, come è evidente semplicemente passandoci e come confermano i tecnici”.
Ad aggravare la situazione, secondo Del Bene, ci sono inoltre notizie poco confortanti riguardo ai collegamenti ferroviari. “Notiamo – commenta Del Bene – che c’è disinteresse totale non solo rispetto all’allacciamento ad Arezzo, ma addirittura rispetto al ripristino del collegamento con Sansepolcro. Invece lo sfondamento a nord è decisivo, altrimenti questa tratta resta un ramo secco destinato prima o poi a chiudere”.
Dello stesso avviso Ivano Del Furia, referente del Comitato per quanto riguarda il lato toscano della valle. A questo proposito l’ex sindaco di Sansepolcro ricorda che “gli ingegneri Marino e Cardinali a suo tempo hanno realizzato il progetto di programma per la ferrovia Arezzo-Sansepolcro-Borgo Pace con snodo verso Pesaro e verso San Marino-Rimini-Ravenna-Venezia; e il progetto di fattibilità per la tratta Arezzo-Sansepolcro. Questo materiale è a disposizione negli archivi della provincia di Arezzo, e sarebbe ora che venisse utilizzato”, incalza Del Furia, secondo cui “si parla tanto di green e di riconversioni, ma se non riusciamo a spostare parte del traffico dalla gomma al ferro non andiamo lontano”.
“Per puntare sull’intermodalità, ferrovia ed E78 devono andare di pari passo”, aggiunge. “Nella parte toscana della Due Mari, fino all’innesto con la E45, il commissario sta già procedendo al progetto definitivo con itinerario concordato. È importante che anche la parte umbra prenda il via speditamente”.