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E78, Marchetti: “Apertura cantiere Guinza imminente, presto sondaggi sulla SP200”

Il segretario regionale della Lega sulla Due Mari: “Massima attenzione, grande sinergia con Simonini e Anas. Altre ipotesi di tracciato non sono percorribili”

Riccardo Augusto Marchetti

Mentre la vicenda del tracciato E78 riaccende il dibattito politico al confine tra Umbria e Toscana, un nuovo importante sviluppo si registra nel progetto di adeguamento della galleria della Guinza, parte fondamentale dell’itinerario della Due Mari, il cui avvio sembra ormai imminente. Ad annunciarlo è il deputato e segretario regionale della Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti.

“Cantiere in allestimento, poi i rilievi sulla SP200”

Contattato dalla redazione di TTV, Marchetti ha confermato che nei giorni scorsi si sono svolte una serie di operazioni propedeutiche all’apertura del cantiere. “I lavori prenderanno il via a settembre, come annunciato lo scorso febbraio” spiega Marchetti, rivendicando il suo personale impegno in questi anni “per ottenere l’avanzamento dei progetti per la riapertura di questo tracciato e il completamento della superstrada Due Mari”. Attualmente, sul versante marchigiano della galleria, è in corso l’allestimento del cantiere, incluso il montaggio dei moduli destinati ad accogliere le attività e il personale operante.

“Il commissario Simonini sta organizzando, in sinergia con il RUP (Responsabile Unico di Progetto ndr), un sopralluogo per monitorare le operazioni e per confrontarsi con la ditta esecutrice dei lavori – ha aggiunto il segretario della Lega, fornendo anche un altro importante aggiornamento sul fronte della viabilità di collegamento al traforo umbro-marchigiano (le cui criticità erano state evidenziate in un nostro articolo dello scorso marzo) – A stretto giro Anas dovrebbe dare avvio ai sondaggi sulla SP200 di Parnacciano così da realizzare i necessari adeguamenti, con l’obiettivo di garantire una viabilità consona a ospitare i futuri flussi di traffico in questo percorso provvisorio”. 

Per quanto riguarda invece il collegamento della galleria con il futuro tracciato E78, è stato lo stesso Commissario Massimo Simonini a confermare, nei giorni scorsi, l’intenzione di concludere la progettazione esecutiva tra il 2025 e il 2026. “Per farli partire aspettiamo i finanziamenti – si legge in un’intervista recentemente rilasciata da Simonini ai colleghi del Resto del Carlino – Stiamo predisponendo anche tutte le uscite che sono pensate per un percorso a quattro corsie, ma di questo se ne riparlerà nel 2032 perché il problema sono i soldi. C’è comunque intenzione di raddoppiare le canne del traforo della Guinza, strada che andrà a collegare le Marche con l’Umbria, Città di Castello, ed anche la Toscana fino ad arrivare a Grosseto”.

“Sinergia tra Regione e Simonini: avanti spediti con la progettazione”

Oltre agli aggiornamenti sullo stato dei lavori alla Guinza, Marchetti ha condiviso alcune considerazioni politiche riguardo al progetto complessivo della E78, evidenziando l’importanza di concludere positivamente il progetto sul versante altotiberino. “Dopo anni di immobilismo della sinistra e litigi controproducenti tra amministrazioni, ora abbiamo l’opportunità unica di portare a compimento un intervento infrastrutturale cruciale per il futuro dell’Altotevere – sottolinea il segretario – La Regione sta lavorando in massima sinergia con Simonini in questa fase di progettazione. Realizzare il tracciato concordato con il commissario è una priorità: dobbiamo assicurare una viabilità che sia funzionale allo sviluppo del territorio”.

Per quanto riguarda i lotti umbri, “i comuni sono stati informati e ascoltati –  chiarisce Marchetti – è stata fatta una valutazione delle loro richieste, che però sono state in parte bocciate in quanto il tracciato da loro indicato, peraltro già valutato precedentemente, è stato ritenuto non perseguibile per importanti criticità ambientali e idrauliche, oltre che per un aumento ulteriore del costo di almeno un 20%. I tracciati studiati negli ultimi trent’anni intorno alla E45 sono molteplici, ma sono stati tutti archiviati o per costi troppo elevati o per criticità tecniche e ambientali. Nel caso della E78 non ci si è limitati a recuperare i vecchi studi, ma sono state rifatte anche tutte le valutazioni tecniche poiché era doveroso verificare se ciò che i comuni proponevano, fosse realmente la soluzione migliore. Un iter che ha richiesto un anno in più di lavoro, ma che ha rappresentato un’opportunità fondamentale per vagliare soluzioni differenti e migliorative rispetto, ad esempio, al passaggio tra Selci e Lama, dove ora è previsto un passaggio più a nord vicino alla SP200, e alla galleria di Citerna, che verrà allungata con una parte in artificiale”.

“L’Altotevere merita questa infrastruttura, è il momento di passare ai fatti”

Per il segretario, dunque, la soluzione proposta dal Commissario Simonini risulta “sia la più conforme alle necessità di traffico che la più fruibile. Quando si lavora a una nuova opera infrastrutturale, è inevitabile che qualcuno sia scontento – prosegue Marchetti in riferimento alle recenti polemiche emerse nel corso di un’assemblea pubblica tenutasi a Citerna il 3 agosto scorso – ma non possiamo permetterci di bloccare lo sviluppo di un intero territorio che è già stato penalizzato per troppi decenni dalle incapacità della sinistra che non si è dimostrata in grado di valorizzarne le enormi potenzialità”.

“Ascoltare tutti è un dovere delle istituzioni – conclude il segretario – e noi lo abbiamo fatto anche a costo di ritardare i lavori proprio nel tentativo di accogliere le proposte avanzate, ma dopo anni di battaglie contro l’immobilismo di una sinistra incapace, questo è il momento del fare, e la Lega e il Centrodestra intendono andare dritti all’obiettivo contrapponendo la nostra concretezza all’inconsistenza di chi ci ha preceduti. L’Altotevere merita di poter disporre di un’infrastruttura così decisiva per l’economia e il turismo, non possiamo temporeggiare oltre valutando ipotesi che si sono già dimostrate non idonee. Le infrastrutture sono la chiave dello sviluppo territoriale: la popolazione sta chiedendo risposte dalla politica e non possiamo permetterci di perdere altro tempo”.

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