Approvato dalla provincia di Arezzo il documento delle alternative progettuali (dap) relativo al collegamento ferroviario tra il capoluogo e Sansepolcro. L’atto, che costituisce l’insieme delle informazioni necessarie per consentire l’avvio della progettazione, prende le mosse dallo studio di fattibilità realizzato dal gruppo di lavoro della provincia coordinato dall’ingegner Giovanni Cardinali e presentato nel lontano 2004. Il documento è stato messo a punto da un nuovo gruppo di lavoro guidato dall’ingegner Paolo Bracciali dopo l’avvio, nel 2020, della revisione della progettazione da parte dell’ente.
“Questo è il momento giusto per una nuova possibilità di svolta per il Centro Italia che riteniamo vada concretizzata”, ha commentato la presidente Silvia Chiassai Martini, che nei giorni scorsi ha presentato il documento al Ministero delle infrastrutture. “Collegare la Toscana all’Umbria e all’Emilia-Romagna aprirebbe per Arezzo, Perugia e Siena grandi opportunità. È un’opera indispensabile per le persone e il commercio, con la quale la zona sud-est della Toscana e la zona nord dell’Umbria avrebbero una svolta definitiva”, visto che “la linea Arezzo–Sansepolcro completerebbe il collegamento a nord sulla linea lenta ex Fcu che da Perugia arriva a Sansepolcro via Città di Castello”, ha aggiunto la presidente della provincia.
“Questa rappresenterebbe un’infrastruttura necessaria per la Valtiberina ma funzionale anche alla proposta dell’Alta Velocità della stazione Medioetruria, anch’essa all’attenzione del ministro e di Rfi, consapevoli che possa essere un’occasione storica di sviluppo per il centro Italia. Confidiamo che la Regione Toscana e il Governo prendano in carico questo ambizioso progetto”, ha concluso Chiassai Martini.