È finalmente a posto la piazzola di sosta lungo la corsia nord della E45 all’altezza di Pieve Santo Stefano, franata nel febbraio del 2018. La ditta incaricata ha completato in questi ultimi mesi il ripristino dell’area e anche i controlli effettuati hanno dato l’ok per la recuperata agibilità dello spazio laterale alla quattro corsie. La riapertura sarà questione di giorni, non dimenticando la presenza di un cantiere ancora all’opera proprio in quel tratto, con conseguente scambio di carreggiata, per cui si attende la conclusione dei lavori e il conseguente ritorno alla normalità. Sta quindi per chiudersi una storia durata sei anni fa esatti: era infatti l’11 febbraio 2018 quando si verificò il cedimento, che formò un gradino di una sessantina di centimetri con il distacco dell’asfalto, anche se le incrinature erano state rilevate, fotografate e postate sui social già diversi anni prima.
Evidentemente, la questione non aveva ricevuto l’attenzione che avrebbe meritato. I lavori, che poi avevano subito anche qualche blocco, erano iniziati nell’estate del 2019, dopo che in precedenza erano stati eseguiti precisi sopralluoghi dai carabinieri forestali, i quali avevano rilevato nel sottosuolo anche tracce di amianto, nonostante nel periodo in cui la superstrada venne costruita non appartenesse ancora alla categoria delle sostanze ritenute pericolose o a rischio. Dal momento della frana fino a oggi, la circolazione sulla E45 in direzione di Cesena continua ad andare avanti con un restringimento: i veicoli infatti transitano sulla sola corsia di sorpasso, che è divenuta di conseguenza quella di marcia normale.
Dopo la riapertura (probabilmente in aprile), quest’ultima verrà ancora chiusa per la sostituzione di una barriera laterale, non più a causa della piazzola, per la quale anche l’iter degli interventi non era filato via liscio come l’olio: prova ne sia che la svolta decisiva è maturata poco più di un anno fa, con l’arrivo del parere positivo sul riutilizzo della terra esistente, che ha snellito i tempi rispetto a un intervento di smaltimento con successivo riporto. Sono stati posizionati micropali di consolidamento per evitare nuovi cedimenti e una seconda palizzata a sostegno del terrapieno.
A proposito di E45, proprio nella giornata di martedì 27 febbraio è entrata in vigore l’ordinanza Anas n. 122/2024 che, per lavori sul tratto compreso fra lo svincolo di Pieve Santo Stefano sud e l’area di servizio Tevere, ha creato deviazioni in entrata ed uscita nello svincolo Pieve Sud. Due le novità salienti: in direzione nord, è chiusa l’uscita per Pieve con conseguente istituzione della deviazione obbligatoria a Pieve Nord; è chiuso l’ingresso in E45 a Pieve sud in direzione di Cesena e quindi si può solo entrare in superstrada da Pieve nord. Invariata, invece, la situazione in direzione di Perugia, perché le entrate sono aperte. Queste modifiche alla viabilità e l’ulteriore deviazione impiantata creano nel tratto compreso fra i due svincoli rallentamenti e continui cambi di corsia. La pericolosità di queste deviazioni è stata già segnalata ad Anas in fase di prima comunicazione, ma vi sono state rassicurazioni sul fatto che la segnaletica sarà in continua osservazione. Un consiglio agli utenti: per arrivare a Pieve in zona sud è forse meglio, per evitare di trovarsi incolonnati nelle deviazioni, uscire direttamente a Madonnuccia.