Le elezioni in programma il 14 e 15 maggio a Caprese Michelangelo vedranno di fronte Marida Brogialdi, a capo della lista trasversale “Insieme per Caprese”, e Ginevra Dinelli, che guida la compagine “Io scelgo Caprese – Valtiberina Unita”.
L’appuntamento con le urne trova anticipatamente fuori dai giochi il sindaco uscente Claudio Baroni, che dopo aver guidato per un solo mandato l’amministrazione di centrodestra ha fatto un passo indietro lasciando spazio alla lista che vede alleati, tra gli altri, l’ex candidato del centrosinistra Fabio Santioni e Paolo Acquisti, attuale vice del primo cittadino uscente.
Insieme per Caprese sostiene Brogialdi: “Unità di intenti”
Una compagine, quella di “Insieme per Caprese”, che fin dalla scelta del nome vuole dimostrare “l’unità di intenti e la volontà di tutti coloro che ne fanno parte di perseguire obiettivi di interesse comune, a tutto ed esclusivo vantaggio della collettività e del territorio. Ciascuno di noi – spiegano in una nota di presentazione – è espressione di variegate competenze, esperienze e professionalità, che combinate tra di loro rendono il gruppo preparato ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità che via via si presenteranno. Siamo consapevoli – precisano – delle difficoltà che caratterizzano la gestione di un piccolo Comune quale quello di Caprese Michelangelo” e “proprio tale consapevolezza ci induce a considerare con pragmatismo e obiettività le esigenze concrete della popolazione e del territorio. È nostro interesse – proseguono – assicurare il mantenimento dei servizi essenziali e non, mettendo in campo le azioni necessarie al loro potenziamento ed efficienza”.
La lista del castagno di Ginevra Dinelli: “Dai maggiori partiti svilimento dell’istituto democratico”
Fino a due giorni prima dalla scadenza dei termini di presentazione delle candidature, quello a sostegno di Marida Brogialdi era l’unico progetto in campo: uno scenario che non è andato giù al gruppo che con un blitz organizzativo dell’ultim’ora è riuscito a creare una proposta alternativa, dando vita alla lista “Io scelgo Caprese – Valtiberina Unita” con Ginevra Dinelli candidata a sindaca.
Quest’ultimo schieramento, informalmente detto lista del castagno per il simbolo prescelto, ha voluto così contrastare “la prospettiva di una scellerata gestione della cosa pubblica senza una opposizione che potesse vagliare atti e decisioni, cosa mai accaduta nel nostro territorio e che mai dovrebbe accadere. A maggior svilimento dell’istituto democratico – spiegano i componenti della lista – il coinvolgimento dei maggiori partiti, dalla destra uscente al centro-sinistra fino a ieri all’opposizione, avrebbe garantito al listone anche una tenuta sulle possibili e naturali voci di dissenso provenienti dall’opinione pubblica informata prevalentemente a cose fatte”. Ma la lista del castagno propone anche contenuti mettendo “in gioco idee e conoscenze che mirano a frenare la decrescita demografica e a rivalorizzare le risorse di Caprese che vanta boschi, aria e terra pulita”, e “produzioni qualitative oggi sempre più apprezzate e richieste”.
L’endorsement di Insieme Possiamo a Dinelli: “Elezione importante oltre i confini comunali”
La lista del castagno gode anche di appoggio a livello di vallata: importante è stato infatti il contributo organizzativo arrivato dalla compagine Insieme Possiamo, finora attiva soprattutto su Sansepolcro e Anghiari: “Ginevra e gli altri protagonisti di questa storia necessitavano di un supporto per raggiungere il numero minimo di candidati che la legge prevede”, spiega Insieme Possiamo. “Un lavoro non semplice visto che la stessa lista di centrodestra-centrosinistra ha superato il necessario scoglio numerico per una sola unità. Questa difficoltà a reclutare candidati non è una sorpresa in un contesto dove di fatto la politica viene distrutta quotidianamente da azioni che allontanano sempre di più i cittadini dalle istituzioni”.
“La donna che diventerà sindaco di Caprese Michelangelo – prosegue Insieme Possiamo – sarà anche presidente dell’Unione dei Comuni dall’autunno 2024 a quello 2026, e quindi l’importanza di questa elezione va ben oltre i confini comunali di Caprese e riguarda tutta la Valtiberina. L’anomalia politica voluta, e che coinvolge quasi l’intero arco parlamentare italiano in salsa locale, è quella di cercare di portare alla guida dell’ente comprensoriale una persona che ci ha lavorato con un fondamentale ruolo”, spiega la nota, con riferimento alla funzione di dirigente dell’Unione rivestito da Brogialdi fino alla pensione conseguita a fine 2021.