È stata oggetto di vari commenti da parte di istituzioni e forze politiche del territorio la notizia secondo cui il reparto di medicina generale dell’ospedale della Valtiberina non chiuderà per un mese nel periodo estivo.
Innocenti: “Snodo fondamentale”
La prima ad esprimere “gratitudine per lo sforzo che l’azienda sanitaria ha messo per poter raggiungere questo risultato” è stata l’amministrazione comunale di Sansepolcro, con l’assessore Menichella che ha sottolineato che “saremo sempre al fianco di chi lavora per il bene della comunità, e terremo sempre aperti i canali di comunicazione con tutte le figure di riferimento di Asl e Regione per poter collaborare al meglio”. Ringraziamenti anche da parte del sindaco Innocenti, in particolare al direttore generale della Asl Antonio D’Urso. “Quanto deciso – ha detto Innocenti – è uno snodo fondamentale del cammino intrapreso fin dal nostro insediamento a Palazzo delle Laudi e che dovrà essere percorso sino al definitivo traguardo di tutti i servizi socio-sanitari della Valtiberina”.
Laurenzi ringrazia Bezzini: “Sospiro di sollievo”
È intervenuto inoltre il Partito Democratico di Sansepolcro, che ha definito la scelta di non chiudere il reparto “un cambio di tendenza su cui ha spinto tutta la comunità locale e su cui il PD locale, provinciale e regionale ha fatto la sua importante parte per salvaguardare i servizi ai cittadini”. Sul tema anche il consigliere PD-InComune Andrea Laurenzi: “Una notizia davvero importante che non risolve tutti i problemi, ma ci fa tirare un bel sospiro di sollievo”, ha detto, rivolgendo un ringraziamento “all’assessore regionale Bezzini, con il quale ho intrattenuto un personale e continuo rapporto in questi giorni, per l’impegno profuso”.
Ceccarelli: “Non è pensabile la chiusura della medicina a Sansepolcro”
Per il capogruppo del PD in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli “non è pensabile che in un piccolo ospedale, come quello di Sansepolcro, si possa chiudere la medicina, pur in una situazione obiettivamente non facile di carenza di medici. Partendo da questa convinzione mi sono impegnato affinché sia trovata una soluzione che consenta di mantenere l’operatività di un reparto così strategico”, ha detto Ceccarelli, ricordando inoltre che “l’azienda sta lavorando per ricercare anche collaborazioni con ospedali più grandi, se necessario anche di altre regioni limitrofe”.
Lega: “Fanno sorridere i trionfalismi di politici trombati”
Alle prese di posizione del PD replica polemicamente la Lega della Valtiberina: “Cosa c’è da festeggiare?”, si chiede. “Quel reparto è un diritto di tutti i cittadini della nostra vallata, non una concessione dell’assessore regionale Bezzini. A fronte di una battaglia sacrosanta – aggiunge il Carroccio – dobbiamo ora cercare di vincere la sfida per una riqualificazione del reparto medico e pronto soccorso in primis, poi del resto dei servizi ospedalieri e di prossimità. Per cui i trionfalismi di politici trombati dai loro stessi concittadini, appartenenti ad un’area politica con gravi responsabilità sulla gestione della sanità in Toscana e in altre regioni, talvolta fanno sorridere, ma solo amaramente”.
Fratelli d’Italia: “Sospensione sarebbe stata propedeutica alla chiusura definitiva”
Una nota sull’argomento è stata diffusa anche da Fratelli d’Italia. “Ringraziamo il direttore della Asl sud est D’Urso per averci ascoltato”, si legge nel documento firmato dal consigliere regionale Gabriele Veneri, dalla consigliera comunale e provinciale Laura Chieli e dal vicepresidente della Provincia Nicola Carini. “Chiudere un reparto per permettere le ferie al personale – scrivono – avrebbe significato mettere in atto un’azione propedeutica alla chiusura del reparto stesso. Il presidio sanitario di Sansepolcro sconta un sottodimensionamento, un depotenziamento dei servizi e la carenza endemica del personale medico-infermieristico. Basti pensare che, dallo scorso 1° giugno, il reparto di cardiologia resta aperto solo la mattina per sei ore, si parla di non applicare più a Sansepolcro holter cardiaci, pressori ed eco-carotidei, come si dice che a bordo dell’ambulanza, nell’ambito della riforma del 118, non sarà più presente un medico ma solo un infermiere specializzato”, afferma FdI.