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Ospedale di Sansepolcro, preoccupazione per la medicina

In consiglio comunale un documento sulle criticità della sanità

L'ingresso dell'ospedale della Valtiberina

Il consiglio comunale di Sansepolcro ha votato all’unanimità un ordine del giorno che fa il punto sui servizi sanitari in Valtiberina. Il documento è il frutto del lavoro della commissione consiliare sanità e descrive lo scenario attuale parlando di “momento di grave criticità”.

In corso la “ricostruzione della struttura distrettuale”

Il testo, letto all’assise cittadina dall’assessore Mario Menichella, parte dalla “soddisfazione” per il ritorno all’autonomia della zona Valtiberina e per la nomina a direttore del dottor Giampiero Luatti, “la cui attività è esclusivamente ed interamente dedicata alla nostra valle, come era stato più volte chiesto”. Il dottor Luatti sarà chiamato ad “avviare, in rapporto di collaborazione con le amministrazioni comunali, l’opera di ricostruzione della struttura distrettuale, dei suoi vertici funzionali e dell’intero organico”, rispetto a cui si sottolineano le “particolari carenze” nel servizio di assistenza sociale. “Particolarmente critica” viene definita anche la situazione del sistema delle cure primarie, “appesantito dall’innalzamento ai più alti livelli consentiti del limite massimo di assistiti da parte di ciascun medico di famiglia”.

Ospedale, nel reparto di medicina “grave carenza di medici”

Passando ad esaminare la situazione dell’ospedale della Valtiberina, il testo votato dal consiglio parla di “percorso promettente per il rilancio dell’attività chirurgica” grazie alla nomina a responsabile del reparto del dottor Enrico Andolfi. Grande preoccupazione è invece espressa rispetto alla “carenza del personale medico dell’unità di medicina interna, dato che dei quattro medici che costituiscono l’organico di diritto, da qualche tempo sono operativi solo due, compresa la primaria, dottoressa Roberta Mastriforti”. Il documento evidenzia che “l’integrazione di personale medico proveniente dagli altri ospedali della provincia copre solo parzialmente e con discontinuità operativa i turni necessari all’assistenza medica”, e sottolinea il rischio che “invece di risolvere positivamente il problema della carenza di medici, si provveda all’ulteriore riduzione dei posti letto, con grave disagio per gli anziani e le loro famiglie”.

Il testo concordato dai gruppi consiliari ribadisce “la centralità per l’ospedale del servizio di medicina interna,  le cui carenze e difficoltà si riflettono su tutti gli altri reparti e in particolare sul pronto soccorso e sull’ospedale di comunità, già in sofferenza per il citato gravoso impegno dei medici di famiglia”.

Il dibattito consiliare

Al termine dell’esposizione l’assessore Menichella ha precisato che il documento “non descrive tutte le criticità” e che “l’ordine del giorno in questo momento vuole evidenziare in particolare l’emergenza della medicina interna dell’ospedale”. A seguire hanno preso la parola alcuni consigliere comunali. L’esponente della maggioranza Massimo Mancini (Lega) ha messo in evidenza l’importanza dell’ospedale di comunità e la connessione tra le problematiche che interessano i servizi territoriale e quelle che riguardano l’ospedale. Il consigliere di opposizione Filippo Polcri (PD-InComune) ha posto l’accento sulla necessità dell’unità d’intenti per fronteggiare “un livello di depauperamento di servizi mai raggiunto fino ad oggi”. Laura Chieli (FdI-Futura) ha sottolineato soprattutto il problema che investe il reparto di medicina e ha invitato la cittadinanza a far “sentire la propria voce e supportare il consiglio”. Dichiarazioni di voto favorevoli sono state effettuate anche dagli esponenti di maggioranza Alessandro Bandini (Borgo al Centro) e Giuseppe Pincardini (Cittadini per Sansepolcro).

Il consiglio “approva l’operato dell’amministrazione”

Il voto unanime del consiglio sancisce che l’assise approva “l’operato dell’amministrazione” nel far fronte ai problemi espressi e “assume l’impegno, in unità con gli altri comuni della Valtiberina, a condividere e sostenere le azioni amministrative e le iniziative politiche, rivolte anche agli organi tecnici e politici della Regione Toscana, tese a superare le criticità e le difficoltà sopra descritte, con particolare riferimento al servizio di medicina interna dell’ospedale della zona Valtiberina”.

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