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Provincia, Donati: “Se Polcri ha pressioni le denunci”

Rinviato il consiglio provinciale. Scarnicci: “Tarantella politica”, Carbini: “Il presidente ha tradito sé stesso”

Da sinistra Marco Donati, Stella Scarnicci e Francesco Carbini di Patto civico durante la conferenza stampa di questa mattina ad Arezzo

Come anticipato ieri, è arrivata la conferma dello slittamento del consiglio provinciale in programma domani, ricalendarizzato al 29 marzo. Nel frattempo le complesse dinamiche che stanno interessando l’ente sono state affrontate questa mattina nella conferenza stampa del gruppo consiliare Patto civico. All’appuntamento erano presenti la consigliera provinciale Stella Scarnicci e i coordinatori della compagine Marco Donati e Francesco Carbini. Proprio l’ex deputato ha pronunciato uno dei passaggi più significativi, rivolgendosi idealmente allo stesso Alessandro Polcri:

“Presidente, a un certo punto lei ha detto a me e a Francesco Carbini, con una frase sibillina, molto preoccupato: io non pensavo che arrivassero fino a tanto. Questo è un fatto da chiarire. Chi è arrivato fino a tanto? La politica? Lei ha delle pressioni? Se ha delle pressioni ed è un uomo libero delle istituzioni le pressioni non le devono interessare. Se ha pressioni più forti ce le venga a dire, le denunci, e governiamo questa provincia. Altrimenti, presidente, è meglio far festa tutti”.

Così Donati cerca di interpretare il cambiamento intercorso tra i proclami di dicembre (“Da uomo libero delle istituzioni mi batto contro l’arroganza del potere”, aveva detto Polcri proprio a TTV.it) e il comportamento attuale del presidente, che l’onorevole definisce “completamente l’opposto”. Quindi – dice Donati sempre rivolgendosi direttamente a Polcri – “o lei è una persona scorretta, ma questo non lo penso, o c’è qualcosa di più che noi non conosciamo. Allora non ridicolizziamo le istituzioni con mandati a tempo fino a settembre: Fratelli d’Italia si dovrebbe vergognare di questa proposta di dare un mandato a tempo senza progettualità a un’istituzione come questa. Una proposta che nasconde altro, dinamiche di partito e questioni che io non conosco”.

“Il centrodestra si è diviso durante le elezioni e oggi fa un balletto incredibile”, ha detto ancora Donati citando le “colombe” del “mediatore internazionale” Ghinelli (con riferimento alla sua attuale trasferta negli Stati Uniti), la posizione “incredibile” e che “nasconde qualcosa” di Fratelli d’Italia, e infine la “posizione di coerenza”, anche se “non si parla di politica”, della Lega: “Credo che la Lega e la consigliera Santoni non torneranno indietro altrimenti significa che si sta già ragionando su accordi legati alla futura provincia e al futuro comune”, ha commentato il coordinatore del Patto civico.

Affondo anche sugli attacchi del centrodestra a Polcri a fronte però del mantenimento di ruoli derivanti dalla precedente gestione della provincia: Donati ha citato a questo proposito la presidenza di Arezzo Innovazione del consigliere Morbidelli e quella del Polo universitario dell’ex presidente Chiassai. Chiassai che “ci incolpa ma noi siamo il 10% dei consiglieri comunali e non abbiamo sindaci, quindi se siamo centrali è perché la politica in questo territorio è debolissima e sta scomparendo”, ha affermato l’ex deputato, secondo cui la sindaca di Montevarchi “è una tradita, ma deve fare anche autocritica rispetto al suo modo di amministrare”.

Netto anche l’altro coordinatore di Patto civico Francesco Carbini: “Sentiamo di dissociarci dal modus operandi del presidente Polcri, eletto da una maggioranza trasversale che ha coinvolto anche esponenti del centrodestra. Un presidente che nel candidarsi si dichiarò libero e fuori da ogni condizionamento dei partiti e che appena dopo tre mesi si è dimostrato ostaggio degli stessi partiti, che hanno grandi responsabilità nel bloccare l’attività della provincia. Ci erano piaciute molto – ha spiegato Carbini – le dichiarazioni di intento del presidente Polcri” a proposito di “attenzione ai territori, ai bisogni delle persone, ai problemi reali, e il nostro sostegno di basava su questo. Poi il presidente ha tradito sé stesso e si è fatto imbrigliare in logore logiche partitiche”.

Nel corso della conferenza stampa è stata commentata anche la notizia del rinvio del consiglio provinciale di domani. La motivazione è quella della presentazione di un emendamento per reinserire nel Documento di programmazione i protocolli d’intesa sottoscritti da Chiassai nelle ultime settimane del mandato, riguardanti la Strada della Luna e la Tiberina 3 bis (di cui proprio l’ex presidente aveva denunciato l’assenza nel Dup): “Si tratta di scuse che non reggono” perché rinviare il consiglio a causa di un emendamento “non ha senso”, ha detto la consigliera provinciale Scarnicci: “A nostro avviso ci sono altri motivi dietro a questa tarantella politica che ormai va avanti da mesi e che per noi non è più accettabile. Occorre – ha aggiunto – che il presidente Polcri chiarisca la sua posizione e come intende prendere in mano il governo di questo ente”.

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