Aveva evidentemente fatto bene i propri conti Alessandro Polcri quando, tre settimane fa, aveva rotto gli indugi candidandosi alla guida della Provincia di Arezzo. La sfida alla presidente uscente, la sindaca di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, appariva difficile ma non impossibile: Chiassai aveva incassato il supporto della maggioranza dei sindaci di centrodestra e dei vertici dei partiti di area; ma Polcri sapeva di poter contare su almeno una parte del centrosinistra – che non aveva candidati propri – e sui malesseri interni allo stesso centrodestra.
Malesseri che Chiassai in queste settimane ha tentato di minimizzare, ma che evidentemente c’erano e hanno dato i propri frutti oggi, consegnando le chiavi del Palazzo della Provincia a Polcri con un totale di 47.202 voti ponderati, pari al 52,38%, contro 42.908, pari al 47,62% (qui tutti i numeri più nel dettaglio). Ecco le dichiarazioni rilasciate a caldo a TTV.it dal nuovo presidente:
“Bisogna festeggiare, è un risultato che fino all’altro ieri era impensabile. È la prova che l’umiltà e il coraggio pagano. Da domani sarò il presidente di tutti i territori perché la Provincia è la casa dei comuni. Ringrazio tutti coloro che mi hanno supportato in tutti gli angoli della Provincia. È la vittoria dei territori, la dedico a tutti i consiglieri e i sindaci di questa che è una grande Provincia e al mio gruppo di maggioranza, che mi ha appoggiato in tutti i modi, oltre ogni ostacolo. Sono davvero soddisfatto”.
Le conseguenze dello strappo
Per il centrodestra “ufficiale” arriva dunque una sconfitta cocente, paradossalmente nel momento storico in cui la compagine ha la propria massima rappresentanza nelle istituzioni della Provincia di Arezzo. Sarà ora da vedere quali strascichi si porterà dietro una spaccatura che fino a poco più di un mese fa non sembrava ipotizzabile, e che si è sentita anche in Valtiberina: il sindaco di Pieve Santo Stefano aveva ad esempio criticato nettamente la candidatura del collega anghiarese, mentre negli ultimissimi giorni i primi cittadini di Badia Tedalda e Sestino avevano avuto parole di elogio nei confronti di Silvia Chiassai.
Da valutare inoltre le conseguenze in quei comuni, primo fra tutti Arezzo, dove le maggioranze di centrodestra non sono riuscite ad andare al voto compattamente.
Intanto, con Polcri alla guida cambieranno gli equilibri tra maggioranza e minoranza all’interno del consiglio provinciale, eletto il 18 dicembre di un anno fa. Dell’assemblea fanno parte 12 membri, sei dei quali eletti nella lista di centrodestra (tra cui la biturgense di FdI Laura Chieli e l’anghiarese civico Matteo Del Barba), cinque in quella di centrosinistra e una in una terza lista civica vicina all’ex deputato aretino Marco Donati.
Chiassai aveva distribuito le deleghe tra i sei esponenti di centrodestra, ma ora la geografia politica del consiglio muterà. Lo lascia presagire la vicinanza immediatamente espressa a Polcri da diversi esponenti di centrosinistra (tra i primi a complimentarsi con lui sui social i sindaci di Talla, Cavriglia, Castiglion Fiorentino, Laterina e Terranuova Bracciolini), alcuni dei quali, tra cui lo stesso Donati, si sono perfino recati a festeggiare in Piazza della Libertà con il nuovo presidente.