Nelle due stagioni sportive precedenti l’EcoDolomitesGT di Fiera di Primiero è stato l’evento conclusivo di un mondiale già assegnato, dove al massimo dovevano essere definiti i gradini del podio oltre alla gloria di una vittoria in una gara con validità FIA. Alla terza edizione è invece diventato l’evento centrale per la stagione sportiva dei tre equipaggi internazionali che sulle strade di Trentino-Alto Adige e Veneto si sono giocati un’intera annata sportiva nel secondo fine settimana di novembre. In un solo colpo la Valle di Primiero è diventata la capitale mondiale dell’automobilismo a zero emissioni. Cosa tanto più vera se consideriamo che le stazioni di ricarica elettrica del piccolo territorio sono tutte alimentate da energia rinnovabile.
Quando l’unione fa la forza
Nella notte tra il 31 dicembre 2015 e il primo gennaio 2016 Fiera di Primiero si è trasformato dal secondo comune più piccolo d’Italia a quello più grande dell’intero Trentino. Un miracolo geopolitico non frutto della casualità ma della scelta delle popolazioni locali di passare da quattro comuni ad una unica municipalità attraverso un partecipato e condiviso referendum. Con percentuali comprese tra il 62% e l’85% Fiera di Primiero, Tonadico, Sior e Transacqua si sono trasformati nel comune di Primiero-San Martino di Castrozza con circa cinquemila abitanti. Questa fusione ha risolto anche dei curiosi problemi geografici riguardanti sia la frazione di San Martino di Castrozza, che fino a fine 2015 era divisa tra due differenti comuni, sia quello dei centri abitati di Fiera, Tonadico, Sior e Transacqua che già da decenni erano diventati un’unica unità urbana. La fusione ha permesso al nuovo comune di unire le quote di partecipazione alla società che controlla Primiero Energia, realtà che gestisce alcune centrali idroelettriche a cavallo tra Trentino e Veneto e che quindi assicura energia pulita a tutti i territori limitrofi. Primiero Energia fa a sua volta parte del gruppo ACSM che oltre a produrre, distribuire e vendere energia garantisce il teleriscaldamento di parte del territorio attraverso la combustione della biomassa legnosa, eliminando quasi del tutto la presenza di derivati del petrolio nel fornire questo servizio alle comunità locali.
Gara avvincente e finale thriller
Consapevoli delle difficoltà incontrate negli anni passati, molti degli equipaggi sono arrivati in Trentino con qualche giorno di anticipo per adattarsi alle diverse ed imprevedibili condizioni meteo mentre la scelta degli pneumatici era praticamente obbligata, non tanto dalla normativa italiana quanto dalle previsioni meteo non troppo positive. Cechi, baschi e il nostro team italiano erano in lotta per il titolo mondiale, ma altrettanti equipaggi internazionali non erano sicuramente a Fiera di Premiero per fare da semplici spettatori. Oltre ai team francesi, bulgari, sloveni, rumeni, cechi, spagnoli ed italiani spiccava la presenza della campionessa olandese di automobilismo Beitske Visser, che avrebbe sfiorato il podio grazie ad una eccellente prova nella classifica dei consumi. I due giorni di gara hanno visto i concorrenti prima effettuare una serie di prove speciali tra Trentino e Veneto per poi passare la seconda giornata anche lungo le strade dell’Alto Adige con tre quarti del giro Sellaronda, salendo oltre quota 2200 metri dove non è mancata la presenza di neve e ghiaccio. Oltre a Sella, Gardena e Campolongo la gara ha attraversato due volte il Passo Rolle e i passi Cereda, Croce d’Aune, Forcella Aurine e Gobbera con un dislivello complessivo ineguagliabile da qualsiasi altro evento FIA della stessa categoria. Data l’altissima posta in palio la gara alpina è stata fin dall’inizio molto tirata con risultati altalenanti fino alla fine. La performance del nostro team, favorito per la conoscenza del percorso dimostrata anche con la vittoria dell’anno precedente, è stata positiva grazie alla conquista del primo posto nella regolarità. Subito dietro gli spagnoli Conde-Sergnese, quarti i cechi Žďárský e Nábělek superati dagli sloveni Špacapan-Kobal. La classifica mondiale vedeva alla vigilia della gara il team ceco in prima posizione, spagnoli secondi a due punti di distanza, noi terzi a quattro punti dai leader della classifica e a due dagli iberici. Quasi tre ore di attesa per poter conoscere la classifica dell’efficienza energetica, che sommata a quella da noi vinta oltre che consegnare il primo posto della gara ci farà scoprire anche chi sarà campione del mondo di questa specialità sportiva. Alla comparsa dei numeri gli occhi di tutti cadono sui nomi italiani e spagnoli dato che il quarto posto della squadra ceca nell’altra graduatoria porterebbe a pensare che siano fuori gioco. Di fatto lo sono per la vittoria dell’EcoDolomitesGT 2023, ma grazie al loro brillante risultato nei consumi riescono a salire al secondo posto della classifica combinata subito dietro a noi e davanti agli spagnoli. I cechi Žďárský-Nábělek sono campioni del mondo per un solo punto rispetto a noi. Noi ci consoliamo con la vittoria in casa e con l’ennesimo amaro titolo di vice, nonostante per qualche decina di secondi abbiamo accarezzato la gioia della vittoria mondiale.
Sguardo al futuro
La Federazione Internazionale dell’Automobilismo ha confermato che anche nel campionato 2024 la gara dolomitica chiuderà la stagione sportiva. Quella che comincerà a breve in Svezia sarà più lunga del solito, essendo iscritte a calendario ben dodici gare. La conferma dell’EcoDolomitesGT è sicuramente frutto del buon lavoro svolto finora ma anche dell’impegno in questa competizione sportiva dell’Italia, che attraverso il team altoatesino Autotest Motorsport ha sfiorato il titolo mondiale nelle ultime due stagioni. Gli investimenti che sta facendo Bridgestone, da un anno main sponsor del campionato, fanno intravedere un futuro sempre più professionistico per il trofeo dedicato alle auto ecologiche. Forse già dalla stagione 2025 si tornerà anche a trasferte oltre i confini europei e quindi ci saranno molte nazioni che scalpiteranno per essere inserite nei nuovi calendari mondiali. Servirà un importante lavoro collegiale delle più importanti realtà che in Italia si dedicano a questa disciplina sportiva, sia come organizzatori che come concorrenti, per difendere la nostra gara e vederla sempre più crescere nel panorama internazionale. All’EcoDolomitesGT non manca nulla per diventare una delle gare più belle tra quelle attualmente in circolazione. I percorsi, a modesto parere di chi scrive, sono già i più affascinanti che la stagione sportiva offre e i dislivelli offrono la possibilità di ottimizzare al massimo la guida sportiva e l’efficienza energetica. A questo aggiungiamo la sempre probabile presenza di neve che rende questa esperienza ancora più spettacolare per chi osserva e difficoltosa, ma pure affascinante, per chi partecipa.
Cosa fare per crescere ulteriormente?
Siamo stati in gara tre volte all’EcoDolomitesGT e questo ci ha permesso di osservare una crescita dal punto di vista qualitativo della gara e allo stesso tempo siamo in grado di evidenziare carenze grazie alla partecipazione alle altre gare del campionato. I punti migliorabili non sono tutti frutto della responsabilità degli organizzatori locali, come ad esempio la difficoltà ad armonizzare i regolamenti nazionali italiani con quelli della FIA. La mancanza di un campionato italiano competitivo come quelli che invece ci sono negli altri Paesi europei, utili a preparare nuovi equipaggi per il mondiale, ha la conseguenza di non portare un forte nucleo di iscritti alla gara italiana rispetto alle altre gare europee. Sarebbe necessaria una maggiore interazione tra tutte le gare del campionato per fare in modo che almeno dal punto di vista organizzativo e a livello di regolamenti locali tutte si assomiglino maggiormente e allo stesso tempo gli organizzatori possano osservare di persona lo svolgimento delle altre gare. Stesso discorso per i sistemi di cronometraggio e le modalità di pubblicazione dei risultati che si differenziano da gara a gara. Un ulteriore aspetto è quello di allargare ulteriormente il gruppo degli organizzatori per rendere più complessa e variegata la gara, potendo esplorare ulteriori affascinanti territori. Uno sguardo in avanti senza dimenticare il punto di partenza, dato che se la gara avrà per il quarto anno consecutivo la validità FIA è perché nella federazione internazionale c’è comunque soddisfazione per il lavoro svolto.
Se ci sarà la capacità di ascolto tra organizzatori e concorrenti le cose potranno solo migliorare, come abbiamo visto in altre gare europee che anno dopo anno diventano sempre più interessanti. Alle Dolomiti e alle provincie che ospitano questa gara non manca niente da ogni punto di vista per poter ambire a diventare un evento fortemente attrattivo come l’E-Rallye di Monte-Carlo. Anche in questo caso, esattamente come l’esperienza che riguarda i comuni della Valle di Primiero, l’unione fa la forza e se si mettono assieme lo staff dell’EcoDolomitesGT, il team automobilismo che porta in giro per il mondo l’esperienza italiana, le istituzioni locali e l’Aci probabilmente una nuova vittoria sarà presto all’orizzonte!