La terza tappa della FIA Ecorally Cup ci ha portato nella Boemia meridionale per un viaggio più breve e probabilmente anche meno impegnativo rispetto a quelli raccontati negli articoli precedenti. Il tragitto dall’Italia verso la Repubblica Ceca, attraversando quasi interamente l’Austria e una parte di Germania, ci fornisce l’occasione di valutare non solo l’aspetto economico ed ecologico ma anche il tempo necessario per percorrere i meno di mille chilometri che separano la cittadina di Český Krumlov dalla Toscana. Tra i punti a favore dei carburanti tradizionali come benzina e gasolio di solito ci sono la facile reperibilità e la velocità del rifornimento, apparentemente vantaggiose rispetto a viaggiare con auto elettriche o alimentate a biometano. Scopriremo che, almeno in questa tratta, anche con la mobilità eco i tempi di percorrenza sono più vicini di quanto possiamo pensare.
Un cuore europeo dal recente passato turbolento
Český Krumlov è chiamata così a partire dal 1945, ma prima di allora per tutti era Krumau. Una città d’arte nata lungo un guado sul fiume Moldava che ha saputo diventare una dinamica realtà caratterizzata da un’architettura che attira turisti da tutto il mondo, oltre che da una interessante cucina e una ricca produzione di birre.
Storicamente ha sempre fatto parte del mondo tedesco fino alla disfatta nazista della Seconda guerra mondiale, quando la gran parte della popolazione germanica fu espulsa dai territori ritornati sotto il controllo del governo cecoslovacco. Il centro cittadino è quasi completamente circondato da un’ansa del fiume che di fatto funge da fossato naturale.
L’acqua, oltre che assicurare la protezione della città e l’ovvio approvvigionamento idrico, è stata il motore economico fornendo energia ai mulini e materia prima allo storico birrificio Eggenberg. Le turbolente dinamiche attorno ai due conflitti mondiali e la deportazione della popolazione tedesca hanno condannato Český Krumlov ad un lungo periodo difficile. Essere zona di frontiera, le case in rovina e la quasi assenza della popolazione portarono l’intera area ad uno stato di abbandono.
La fine della guerra fredda e l’avvicinamento ceco all’Unione Europea hanno favorito il ritorno di parte della popolazione tedesca e soprattutto gli investimenti di quest’ultima, determinante per il recupero dello storico centro urbano e per contribuire a rivelare l’antica Krumau al turismo internazionale. Di fatto negli ultimi trenta anni la Germania, non solo in Boemia, ha riconquistato economicamente gran parte dei territori persi politicamente dopo la fine del Terzo Reich. Český Krumlov è diventanta nel 1992 patrimonio mondiale e culturale dell’Unesco.
Un percorso adatto ai carburanti verdi
I Paesi protagonisti del nostro viaggio sono la Repubblica Ceca, l’Austria e la Germania. Abbiamo parlato della nazione tedesca in occasione del viaggio in Svezia dello scorso gennaio e quindi stavolta approfondiremo le possibilità che le auto ecologiche hanno per muoversi negli altri due Stati.
La Repubblica Ceca è al quarto posto in Europa come numero di stazioni di rifornimento di metano e terza per il biometano. Il numero complessivo supera le duecentotrenta unità con una presenza dei punti di erogazione in tutto il territorio nazionale, e grazie al sistema self-service di fatto assicura una copertura oraria totale. Il prezzo medio è decisamente salito nell’ultimo anno e mezzo e al momento si aggira attorno alle 35 corone, poco meno di 1,5 euro a kg. In Austria le stazioni di rifornimento sono circa centotrenta, quasi tutte utilizzano biometano, sono ben diffuse in tutte le regioni, hanno il sistema self-service ma purtroppo il prezzo medio è salito a circa 2 euro a kg dopo aver raggiunto picchi ancora più alti.
Entrambe le nazioni sono all’avanguardia in fatto di colonnine di ricarica per auto elettriche, garantendo in molti casi la provenienza dell’energia da fonti rinnovabili. Presenti quasi ovunque stazioni di ricarica fast in autostrada, mentre sono molte le strutture alberghiere o i ristoranti che permettono di ricaricare l’auto. Un kWh con una colonnina di ricarica veloce Ionity, senza uno specifico abbonamento, costa 0,79 euro in Austria e qualche centesimo in più in Repubblica Ceca. Con l’abbonamento da 17,99 euro al mese, che in questo momento non è più disponibile per i nuovi clienti ma ancora in funzione per quelli che lo avevano sottoscritto in precedenza, il costo a kWh è di 0,35 euro.
Per completare il quadro informativo è utile ricordare i prezzi degli altri carburanti più diffusi: la benzina, fuori dalle autostrade, costa 1,57 euro sia in Repubblica Ceca che in Austria, il gasolio 1,50 in Repubblica Ceca e 1,58 in Austria, mentre il gpl rispettivamente 0,70 dalle parti di Praga mentre nei pochissimi distributori presenti in Austria supera abbondantemente l’euro e venti centesimi.
Viaggiando lungo le strade austriache è evidente il vasto utilizzo di energia eolica, mentre la Repubblica Ceca continua a sviluppare un importante programma di energia nucleare con significative campagne di informazione che sottolineano il carattere pulito dell’energia atomica, che ad oggi produce oltre un terzo del fabbisogno nazionale. Il Czech New Energies Rallye ha preso il via non casualmente dalla centrale nucleare di Temelin.
Autostrade con sconti alle auto ecologiche
La rete autostradale ceca è percorribile con il sistema ad abbonamento, una vignetta elettronica con diverso importo a seconda se si utilizza il servizio per dieci giorni, un mese o un anno. Le auto alimentate a metano o biometano pagano una tariffa ridotta del 50%. Veicoli elettrici, ibridi o alimentati ad idrogeno sono esentati dal pagamento se le emissioni non superano i 50 g/km. I veicoli alimentati a gpl pagano il prezzo intero.
Le autostrade austriache hanno una vignetta digitale o non elettronica. In questo secondo caso deve essere attaccata sul parabrezza dell’auto ed ha la stessa durata di quelle ceche ma senza prevedere alcuna esenzione per i veicoli ecologici. Rispetto alla vignetta ceca quella austriaca non copre tutte le tratte autostradali. Ad esempio per attraversare il Ponte d’Europa tra il Brennero ed Innsbruck o nella zona degli Alti Tauri tra il Valico del Tarvisio e Salisburgo.
I costi del nostro viaggio
I circa mille chilometri del nostro viaggio sono stati percorsi in prevalenza su autostrada con un’andatura media poco superiore ai cento chilometri orari e con una temperatura sempre sopra lo zero. La parte più consistente di spese fisse è legata ai pedaggi autostradali italiani, rispetto a cui si può fare poco per intervenire se non auspicare che anche in Italia si prenda la strada che hanno preso i cechi, valorizzando con scontistiche le basse emissioni.
Altro modo per ammortizzare i costi di viaggio, qualora si abbia tempo a disposizione, è evitare alcuni tratti a pagamento non necessari. Ad esempio in pochi sanno che tra Bolzano ed Innsbruck le percorrenze dell’autostrada o della vecchia statale non differiscono in fatto di chilometri. Naturalmente i tempi sono diversi ma di appena trenta-quaranta minuti. Viaggiando a velocità più basse si risparmia anche carburante e nel caso delle auto elettriche e ibride sarà anche maggiore la possibilità di ricaricare sfruttando la discesa. La mezz’ora abbondante persa si trasforma in circa venti euro di pedaggi e carburante risparmiati.
Utilizzando i dati medi del costo del carburante in Italia, Austria, Germania e Repubblica Ceca e ipotizzando di utilizzare un’auto di media cilindrata, la spesa per la percorrenza dei mille chilometri di viaggio sarà approssimativamente la seguente:
Infine i tempi di viaggio, e perché su un tragitto di circa mille chilometri in autostrada le percorrenze tra auto elettriche, a biometano o con carburanti tradizionali sono simili. Ipotizzando dieci ore di guida dal mattino alla sera i circa 60/90 minuti necessari per ricaricare un'auto elettrica saranno compatibili con le stesse soste che chi è in viaggio con un veicolo a benzina farà per il pranzo, un semplice caffè, il più rapido rifornimento o per le normali esigenze da espletare periodicamente. Se invece il viaggio viene effettuato in due giorni la ricarica completa avverrà durante la sosta in albergo. Per quanto riguarda il biometano è ampiamente disponibile lungo i percorsi autostradali dell'Europa centrale e quindi non saranno necessarie deviazioni alla ricerca del prezioso gas.