Con i suoi 15 punti e un buon 41% di prolificità in attacco, è stata la migliore della Sia Coperture nella negativa trasferta di Firenze. Gloria Lisandri, opposto biancazzurro, ha promosso nel terzo set il tentativo di rimonta della squadra, che si è trovata in vantaggio anche di 4 lunghezze, ma che poi nel momento decisivo è di nuovo caduta e la 23enne atleta veneta è stata l’ultima ad arrendersi, firmando anche il punto numero 22, l’ultimo di un sabato da dimenticare in fretta. Ma cosa è successo contro il San Michele? “Che ci siamo basate sulla gara di andata disputata in casa – afferma la Lisandri – quando loro non ebbero punti di riferimento. Abbiamo quindi impostato un determinato tipo di tattica, ma Firenze ha azzeccato la partita. Sapevamo della forza di Giulia Cheli in battuta e allora abbiamo tentato di sfruttare la rotazione antecedente al suo turno al servizio, anche se non ci siamo riuscite. Certamente, se abbiamo beccato un filotto di 14 punti consecutivi, qualcosa non ha certo funzionato, però è giusto riconoscere i meriti anche alle avversarie e alla Cheli, che è stata bravissima”. Quanti sono i rimpianti per questa sconfitta? “Mi limito a dire che se avessimo fatto nostro il terzo set, forse adesso staremmo qui a commentare un’altra partita, perché sono convinta che al tie-break ci saremmo andate e già questo sarebbe stato un mezzo successo, dal momento che nelle prime due frazioni avevamo letteralmente staccato la spina. Purtroppo, non è la prima volta che accade, vedi Moie, Orvieto e anche l’ultima partita in casa contro la Teodora Ravenna, quando ci siamo bloccate nel finale del terzo set dal 21-16 per noi. In casi del genere, si avverte la mancanza della classica giocatrice da 20-25 punti, per cui dobbiamo stare tutte concentrate e a uno stesso livello”. Anche se ti abbiamo rivisto con il braccio caricato a dovere e la tua prestazione aveva se non altro riacceso un minimo di speranza. “D’accordo, posso essere personalmente soddisfatta di come ho giocato, ma a cosa serve se poi la squadra è uscita sconfitta? A quel punto, anche la soddisfazione viene meno”.
Dopo questo 0-3, la salvezza della Sia Coperture è rimessa in discussione? “Avessimo portato a casa anche un punto, la nostra classifica ci avrebbe consentito di respirare meglio. Così, invece, il San Michele è -6 da noi e ha nuovamente diritto di credere nella rimonta”. Un motivo in più per mettercela tutta domenica prossima, nel sentito derby contro la Tuum Perugia. Sarà a tuo giudizio un vantaggio il fatto di scendere in campo dopo aver appreso il risultato della sfida fra Montale Rangone e San Michele Firenze? “Non cambierà nulla, perché comunque dovremo batterci contro un’avversaria molto forte e con individualità di primo piano, ancora in lotta per i play-off e teoricamente anche per il primato; un’avversaria che verrà ad affrontarci con le motivazioni al massimo. Lo stesso discorso vale per noi: cogliere un successo pieno, o anche da due punti, sarebbe davvero oro, poi avremo la trasferta di Castelfranco di Sotto e il match interno contro Reggio Emilia, ovvero le occasioni nelle quali dovremo concretizzare per approdare al traguardo di stagione”. Sai che la gara contro la Tuum Perugia assume un sapore particolare per la tifoseria? “So benissimo quanto ci tengano i nostri sostenitori: è dall’inizio dell’anno che sento parlare di questa sfida, per cui vincerla significherebbe sia brindare virtualmente alla salvezza che fare un grande regalo a una tifoseria che ci segue ogni volta e che anche in vista di domenica si organizzerà a dovere per non farci mancare il suo sostegno. Quando ci esibiamo in casa, poi, il calore del pubblico e la conoscenza del nostro campo diventano due valori aggiunti: siamo pertanto caricate e allo stesso tempo non avvertiamo la pressione, perché sentiamo dentro di noi quella grande voglia che potrà aiutarci a vincere il derby”.