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Il lungo fine settimana del Primo maggio nelle “Foreste sacre”. Un fitto programma di natura e spiritualità nel Parco nazionale

Impossibile parlare delle Foreste casentinesi, nella loro accezione più ampia, che coinvolge anche la Romagna toscana, senza citare le tradizioni, anche selviculturali, degli insediamenti religiosi di Camaldoli e della Verna. “Incontri in cammino” è un bellissimo itinerario a piedi di tre giorni attraverso la foresta del Parco, dal santuario della Verna al monastero di Camaldoli, per incontrare camminanti e abitanti dei luoghi, storie e leggende, panorami e silenzi.
L’appuntamento è per sabato alle 9 al parcheggio del Comune di Chiusi della Verna (bus da Bibbiena stazione alle 7.56). Si rientra a Bibbiena da Camaldoli martedi 2 maggio (bus da Camaldoli alle 6,58 o alle 14,02).  Conducono i programmi Giacomo Andreini e Irene Ziller di AlterNatura (339. 8283383, www.appenninoslow.it, Fb AlterNatura e Appennino Slow).

“I tre laghi del Parco”, da sabato a lunedi, tematizzano tre escursioni per gustarsi la bellezza dei tre principali specchi d’acqua dell’area protetta. Quello del primo giorno è lago di Ponte, dove si salirà partendo da Bocconi. Il ritrovo è alle ore 10 a San Benedetto in Alpe (parcheggio del centro visite del Parco).  Il secondo giorno si raggiungerà Ridracoli. Verrà attraversato col battello, per poi costeggiarlo a piedi compiendo una parte del suo periplo. Il bacino d’acqua del terzo giorno è il lago degli Idoli. Questo verrà raggiunto, partendo dal passo della Calla, dopo aver visto le sorgenti dell’Arno.
Per informazioni e prenotazioni si può contattare Andrea Pellegrini al numero 338. 8049794 (www.camminandomontievalli.it).

Continuano per tutto il fine settimana e lunedi le escursioni in battello elettrico nelle profonde e limpide acque del lago di Ridracoli. Accompagnati da una esperta guida, si andrà alla scoperta degli angoli più nascosti e suggestivi di questo straordinario bacino di raccolta d’acqua nelle Foreste casentinesi. Il natante si staccherà dal molo dalle 14 alle 17 nel giorno di sabato e dalle 11 alle 17 nei giorni di domenica e lunedi.
Domenica, alle 10, sempre all’interno del programma col battello, si potrà partecipare all’escursione alla ricerca della salamandrina. Una volta sbarcati si potrà partire per un’ escursione adatta a tutta la famiglia che permetterà di entrare nel magico mondo degli anfibi.
Lunedi si potrà partecipare anche ad escursioni in canoa:  introduzione teorica da parte di esperti istruttori, prove a terra e poi tutti in acqua alla scoperta degli angoli più nascosti del lago.
Per informazioni e prenotazioni si può contattare Idro, ecomuseo della acque di Ridracoli (tel. 0543. 917912, ladigadiridracoli@atlantide.net, www.atlantide.net/idro).

Domenica si apre con l’archeotrekking da Londa a San Leolino a partecipazione gratuita (obbligatoria la prenotazione) “Signori di castello, signori di villa”. E’ una giornata a piedi e a cavallo accompagnata da archeologi e guide ambientali, dedicata ai paesaggi e alla storia dei luoghi. L’escursione, in collaborazione con il centro ippico “Il Bosco di Rincine” porterà a raggiungere le rovine e a scoprire i misteri del castello di San Leolino, nel comune di Londa. 
Informazioni ulteriori presso l’associazione Giropoggio (tel. 348 7375663; carlo.visca@giropoggio.it; cv.londa@parcoforestecasentinesi.it

“Il crudo sasso intra Tevere et Arno” è la proposta escursionistica dell’agriturismo Casale Camalda (tel. 0575. 519104; enniodallari@agriturismocamalda.it; www.agriturismocamalda.it) che riguarda la foresta monumentale e il sacro monte della Verna. L’uscita ricalcherà le orme dei pellegrini medievali alla scoperta del misterioso bastione calcareo, unico per morfologia, memorie storico-religiose e per valenza naturalistica.  Si tratta di una escursione di mezza giornata adatta a tutti. Il ritrovo è alle 9,15 in località La Beccia (Chiusi della Verna).

“Bird trekking” prenderà le mosse domenica dal passo della Calla, alle 10. È un’escursione alla ricerca delle tracce del picchio nero, il più grande d’Europa. Si tratta di un uccello affascinante e piuttosto raro che ha bisogno di un habitat particolare. E’ presente solo in alcuni tratti della foresta del Parco nazionale. Il percorso ad anello, con pranzo al sacco, si snoderà lungo un sentiero suggestivo ai margini dell’ area integrale della “Pietra”. Prenotazioni e informazioni al numero 328. 3094444.

Tornano anche le attività de Gli amici dell’asino (amici.asino@alice.it cell. 320. 0676766). Avventura, rispetto degli animali e voglia di stare all’aria aperta sono le parole d’ordine di questa associazione. Le attività sono modulabili sulla base delle diverse proposte presentate sul sito www.gliamicidellasino.it.

Informazioni su questi ed altri eventi nel Parco presso l’ufficio informazioni del Parco (0575. 503029), lo IAT di Bagno di Romagna (0543. 911304) oppure il centro visita di Badia Prataglia (0575. 559477).

“Gli antichi lavori nella foresta”, dalle 9 alle 18 a campigna, è una escursione che si ispira alla festa del lavoro e intende omaggiare tutti i lavoratori che durante i secoli in queste foreste letteralmente si sfiancarono per poter portare a casa un “pezzo di pane”: contadini, legnaioli, carbonari, mugnai, allevatori, pastori, guardaboschi e tanti altri ancora le cui fatiche quotidiane verranno narrate. Una vita fatta di sacrifici e rinunce, ma anche di antichi e ben radicati valori che oggi si sono persi. Informazioni presso Trekkabestia (Davide Prati, guida AIGAE, 347 1002972 www.itrekkabbestia.it Facebook: I Trekkabbestia).

L’uscita “La valle dimenticata”, in programma lunedi dalle 9, in partenza da Santa Sofia, chiude il lungo week end. La vallata del fiume Bidente si dirama in lunghi e stretti torrenti che si estendono per chilometri dal corso principale. Decenni fa queste terre erano popolate da numerose famiglie che sopravvivevano grazie alla dura vita tipica dei territori montani. Con il Dopoguerrae lo sviluppo industriale sui fondovalle le montagne hanno subito un significativo spopolamento. Nel susseguirsi degli anni, le foreste e i loro abitanti si sono riappropriati di questo territorio. Arbusti e cespugli si sono fatti strada nei pascoli, l’edera ha avvolto le case di pietra e gli animali selvatici hanno sostituito le greggi. Oggi l’alta valle di Pietrapazza è un simbolo di questa progressiva ri-naturalizzazione. Lunghi sentieri lontani da tutto e tutti attraversano il regno degli ungulati selvatici, le rupi scavate dal fiume e le secolari foreste di abeti e faggi.
Il percorso si snoda lungo un anello di circa 12 chilometri, con 650m di dislivello. Si percorre in circa 6 ore comprese le soste. Pranzo al sacco. Conduce l’escursione la guida Stefano Belacchi (366. 4565228
info@quota900.com https://www.quota900.com/prenota-online).

Tutte le iniziative nel Parco stanno registrando numeri da record, certificando un attenzione sempre crescente verso le tematiche ambientali e il patrimonio naturale e culturale delle Foreste casentinesi. Siamo in attesa dei dati ufficiali degli arrivi e delle presenze.

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