Dopo tre anni di stop forzato a causa della pandemia, domenica 23 aprile farà il suo ritorno la Eco Corsa del Lago. Un evento tra i più attesi tra gli appassionati di sport e natura di tutto il centro Italia, con numerose presenze da Toscana, Umbria, Romagna e Marche. Questa particolare gara podistica, infatti, riscuote ogni anno un grande successo grazie al suo particolare percorso immerso nella natura e al supporto di numerose realtà del territorio, tra cui la Proloco di Gragnano, le associazioni CT Sansepolcro e Volley Revolution e la Fondazione Progetto Valtiberina.
Col passare degli anni, l’Eco Corsa ha saputo scavalcare i proprio confini, abbracciando altri sport e fondendosi con natura e la solidarietà. Come confermato dagli organizzatori Paolo Zanchi e Andrea Farinelli dell’associazione Eco Team, il programma dell’edizione 2023 si presenta ricco e serrato.
Si partirà nel campo sportivo di Gragnano con i più piccoli, che competeranno nelle varie distanze divisi per fascia d’età. Contemporaneamente, al centro del campo si svolgeranno attività di mini-tennis e mini-volley, possibili grazie al coinvolgimento del Circolo Tennis Sansepolcro e di Volley Revolution.
Dopo le premiazioni delle categorie giovanili si darà il via all’Eco Passeggiata, che si svolgerà sul medesimo percorso della corsa, fatta eccezione per il primo anello di 2 km. La gara podistica vera e propria partirà solo mezz’ora dopo, in modo da permettere ai partecipanti di sfilare accanto alla gente a passeggio. Al termine della gara avverranno le premiazioni assolute e quelle di categoria, seguite del pranzo con prodotti a km zero presso gli stand della Proloco locale.
Tutto è pronto, dunque, per una bella giornata a base di sport e natura, ma anche di solidarietà. Tra le novità di quest’anno, infatti, vi è anche la collaborazione con Unicoop Firenze e la sua fondazione “Il Cuore si Scioglie”. L’organizzazione dell’Eco Corsa ha infatti deciso di donare parte dell’incasso alla ONLUS, che provvederà poi a donarli ai terremotati colpiti dal sisma in Siria e Turchia.
