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Burri, Vedova, Nitsch fotografati da Amendola: la mostra agli Ex Seccatoi

L'esposizione aperta al pubblico nel giorno dell'anniversario della nascita del maestro tifernate

Sabato 11 marzo a Città di Castello si è svolta la cerimonia di inaugurazione della mostra “Aurelio Amendola: Burri, Vedova, Nitsch. Azioni e gesti”, aperta ufficialmente al pubblico nella giornata di oggi – anniversario della nascita del maestro tifernate – presso gli Ex Seccatoi del Tabacco. La mostra, prodotta dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri in collaborazione con la Fondazione Vedova di Venezia e la Fondazione Morra di Napoli, espone quarantaquattro stampe fotografiche di grandi dimensioni e opere uniche dei tre grandi protagonisti, Burri, Vedova e Nitsch.

L’esposizione, curata dal fotografo Aurelio Amendola, documenta gli atti performativi dell’artista Alberto Burri nel suo studio e segue altri importanti appuntamenti inaugurati negli anni scorsi sulla fotografia e l’arte di Burri. La mostra sarà arricchita dalla proiezione di filmati dedicati agli artisti in esposizione e dalla pubblicazione di un catalogo contenente un testo critico del curatore Bruno Corà, antologie di scritti critici ed apparati biobibliografici riguardanti Amendola, Burri, Vedova e Nitsch. L’allestimento dell’architetto Tiziano Sarteanesi è stato curato con la collaborazione di tutto lo staff della Fondazione Burri.

“Dedicare una mostra all’opera fotografica di Aurelio Amendola relativa ai ritratti di Alberto Burri, Emilio Vedova e Hermann Nitsch, effettuati durante l’esecuzione delle loro opere, ha un duplice obiettivo – spiega il presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Fondazione Burri, Bruno Corà – quello di porre in evidenza  le diverse modalità operative dei tre artisti, emblematici per la processualità delle loro azioni e dei loro modi espressivi, e al contempo fornire al più basto pubblico uno specifico campo di indagine dell’attività di un grande fotografo italiano che con quei Maestri riuscì a stabilire un sodalizio e un’amicizia durevole, idonea oltretutto a coglierne le più significative attitudini artistiche e umane”.

“L’esperienza espositiva che la Fondazione Burri si accinge a compiere in collaborazione con la Fondazione Vedova di Venezia e con il contributo operativo del Museo Nitsch di Napoli, è la prima del genere – aggiunge Corà – e ci incoraggia a seguitare su un terreno che gli stessi artisti in vita avevano già tracciato per loro conto, nella frequentazione avvenuta nel corso degli anni, a Roma, a Venezia e in altri luoghi al seguito delle loro iniziative e dei loro viaggi”.

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