Il gruppo consiliare “Io scelgo Caprese”, che rappresenta la minoranza nel consiglio comunale del paese michelangiolesco, ha reso pubblica una lunga lettera aperta rivolta “all’Amministrazione e alla comunità intera” al fine di chiedere delucidazione in merito a quelle che vengono definite “diverse manovre poco chiare” che sollevano “dei dubbi e delle perplessità”.
Secondo la compagine composta dal capogruppo Francesco Meazzini, da Ginevra Dinelli e da Alessandro Vattimo, la redazione della lettera si è resa necessaria alla luce del fatto che “l’ostentato spirito collaborativo” della maggioranza “si è finora sostanziato in risposte lacunose, difficoltà nella trasmissione dei documenti, ma soprattutto nell’incoerenza tra parole e fatti”.
Vari i temi specifici toccati, a partire dal recente acquisto di un trattorino tagliaerba “concesso ad uso gratuito all’Associazione privata ASD Polisportiva Michelangelo” dopo il furto di un analogo mezzo. Secondo l’opposizione, ciò sarebbe avvenuto senza stabilire “né un limite temporale alla concessione né un obbligo assicurativo di qualsivoglia genere sul mezzo”, tanto che “anziché di concessione sembrerebbe trattarsi di dono. L’Amministrazione attuale – puntualizza inoltre il documento – non richiede il risarcimento del bene pubblico sottratto per furto, così come prevede il contratto di comodato d’uso, ma con dichiarazioni pubbliche fa passare addirittura l’idea che il bene sia stato sottratto all’Associazione privata piuttosto che alla collettività”.
“Io scelgo Caprese” chiede inoltre di “giustificare il versamento di euro 1.500” in favore della stessa associazione privata erogante il servizio dei campi estivi, non avendo ricevuto in merito “documenti ufficiali che dovrebbero attestare il numero degli educatori, dei tutor, dei partecipanti effettivi, delle relative età, ecc., bensì delle brochure pubblicitarie e un programma generico senza l’attestazione delle attività svolte”. La lettera contesta inoltre il dato di 597 bambini iscritti ai campi estivi che “risulta da dichiarazione scritta degli uffici comunali”, ritendendo che tale numero possa riferirsi a “ben più realistiche presenze giornaliere cumulate per l’intera durata delle attività”.
Nel documento si cita inoltre il tema dell’Istituto alberghiero Fanfani-Camaiti, chiedendo “per quale motivazione la cittadinanza non è stata avvertita per tempo della riduzione inevitabile e progressiva delle risorse a disposizione della scuola territoriale”. La minoranza fa notare a questo proposito che “tanto in sede di Consiglio Comunale tanto durante la riunione con il Preside è passata la notizia di una possibile alterazione del numero reale degli studenti pur di mantenere il servizio. Se così fosse – si legge nel testo – l’Amministrazione presente e quelle passate avrebbero mancato di correttezza nei confronti delle famiglie e soprattutto di lungimiranza nelle scelte, le quali dovrebbero partire da una presa di coscienza della situazione di fatto e, solo su questa, fare della programmazione per il futuro”.
La lettera si conclude con un riferimento al fatto che “l’Amministrazione sta impegnando diverse centinaia di migliaia di euro per la ricostruzione della palestra del plesso scolastico; ci auguriamo – afferma la minoranza – che questo ingente sforzo economico non si riveli nel breve/medio termine uno spreco di risorse altrimenti impiegabili o che dall’attuale situazione di una scuola senza palestra si possa arrivare alla bizzarria di una palestra senza scuola”.