Anche a Città di Castello le alte temperature non scoraggiano i politici, che si scontrano vivacemente su questioni cruciali per le comunità locali. Il capogruppo di Castello Civica, Andrea Lignani Marchesani, ha presentato un’interrogazione al sindaco riguardo alla riapertura della sede distaccata del Tribunale di Perugia. Lignani Marchesani ha chiesto al primo cittadino se l’amministrazione comunale sia effettivamente interessata alla riapertura e quali mosse intenda compiere in tal senso.
Secondo il consigliere di minoranza, è necessaria “una mobilitazione di parlamentari e consiglieri regionali per ottenere la riapertura della sezione distaccata del Tribunale”. Lignani Marchesani ha sottolineato che Città di Castello “vanta il più alto numero di rappresentanti istituzionali in Italia in proporzione alla popolazione residente” e ha suggerito che ognuno di loro “si impegni per raggiungere questo obiettivo, rispondendo all’appello dell’amministrazione comunale”.
L’interrogazione del consigliere prende spunto dal lavoro della commissione Giustizia del Senato sulle modifiche del D.Lgs. 155 del 2012, che potrebbero consentire il ripristino delle sezioni distaccate del Tribunale precedentemente soppresse. Lignani Marchesani ha evidenziato l’importanza di una giustizia di prossimità per l’economicità, la celerità e il prestigio della comunità locale: “Le città di Foligno, Orvieto e Todi si stanno già mobilitando con apposite iniziative – ricorda il consigliere – mentre si registra un’inerzia dell’amministrazione tifernate, che è stata sollecitata da una missiva del sindaco di Todi in data 11 agosto per una battaglia insieme agli altri Comuni interessati”.
Il sindaco tifernate Luca Secondi ha risposto duramente alle dichiarazioni del capogruppo di Castello Civica: “L’amministrazione comunale si è già mossa insieme ad altre città dell’Umbria interessate alla riapertura del Tribunale, inviando una missiva congiunta. Tuttavia, la decisione finale spetta al Governo nazionale e alla Regione Umbria, entrambi guidati dallo schieramento politico di Lignani Marchesani”.
Il sindaco ha espresso sorpresa per la presa di posizione del consigliere, sottolineando che “la responsabilità politica sulla riapertura del Tribunale ricade sul suo partito. Secondi ha invitato Lignani Marchesani a impegnarsi personalmente per sostenere la causa della riapertura della sede distaccata del Tribunale di Città di Castello, poiché se le istanze del territorio non verranno ascoltate, sarà colpa della sua stessa formazione politica”.