Città di Castello si avvia verso una significativa riqualificazione del suo tessuto urbano grazie all’impegno assunto dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. In un comunicato stampa rilasciato giovedì pomeriggio, si è appreso che il sodalizio ha offerto al Comune la disponibilità ad assumersi l’onere della demolizione dell’ex scuola Garibaldi e della successiva bonifica dell’area circostante.
La Fondazione, guidata dal presidente Bruno Corà, si è impegnata a presentare una proposta progettuale completa, che includerà anche tempistiche precise per l’attuazione dell’accordo di programma già approvato dal consiglio comunale nel 2018. Tale accordo mira alla creazione di Piazza Burri, un progetto ambizioso che rappresenta un passo fondamentale per la riqualificazione di un’area strategica della città.
La notizia è stata ufficializzata durante un incontro presso la residenza municipale tifernate, dove il sindaco Luca Secondi ha stretto la mano al presidente Corà, sigillando l’impegno reciproco. All’incontro hanno partecipato anche Tiziano Sarteanesi, membro del comitato esecutivo della Fondazione Albizzini, insieme a collaboratori e rappresentanti della giunta comunale e degli enti tecnici.
Il sindaco Secondi ha espresso la sua soddisfazione per questo importante passo verso la riqualificazione della città, definendo la giornata “storica”. Secondi ha sottolineato come la demolizione dell’ex scuola elementare Garibaldi rappresenti il primo passo concreto di un ridisegno complessivo del tessuto urbano, un obiettivo che l’amministrazione comunale sta perseguendo anche grazie ai finanziamenti del PNRR.
L’accordo di programma del 2018 per la realizzazione di piazza Burri, firmato dall’allora sindaco Luciano Bacchetta e dal presidente Corà, sarà ora portato avanti dalla Fondazione Albizzini attraverso la presentazione di una proposta progettuale dettagliata e di un cronoprogramma. Questo permetterà di realizzare la volontà del maestro Burri e di consolidare il legame tra Città di Castello e il suo straordinario patrimonio artistico, confermando la città come punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea.