E’ stata intitolata alla memoria di Eliana Pirazzoli la sala Edicola della Biblioteca comunale Carducci di Città di Castello. Quella di sabato 18 marzo è stata una giornata in ricordo e omaggio alla giornalista, insegnante e attivista culturale tifernate. Una memoria fatta di gesti concreti, come la targa in biblioteca ma anche la non meno importante donazione da parte della famiglia dei libri di Eliana all’Archivio diocesano e Biblioteca Storti-Guerri; si va a costituire così un vero e proprio Fondo Eliana Pirazzoli che potrebbe rappresentare l’interessante argomento di tesi di laurea in giornalismo.
A fare da cornice a tutto questo, l’appuntamento nella Sala Paolo Rossi Monti, gremita di amici, conoscenti, colleghi, cittadini e rappresentanti istituzionali che hanno sottolineato il ruolo precursore svolto da Eliana Pirazzoli su tanti campi.
“Dalla professione di insegnante al volontariato come Crocerossina, fino alle cronache mondane da inviata al Festival Dei Due Mondi o a quelle amministrative, come attenta osservatrice delle vicende politiche locali”, ha detto il giornalista Massimo Zangarelli, introducendo la cerimonia.
Per la famiglia era presente Anna Polidori Pirazzoli, cognata di Eliana, e i nipoti Michele e Giacomo Pirazzoli. Proprio dalle parole di Giacomo è emerso un ritratto privato di Eliana che non risulta diverso da quello pubblico, segno di una forte personalità e coerenza.
Lo abbiamo intervistato.
Servizio di Marco Polchi