Una storia di vita e memoria. Abbiamo incontrato Pierino Monaldi, orfano di guerra, figlio di Giuseppe Monaldi del quale in questi anni ha cercato di ricostruire la drammatica vicenda. Pierino non ha mai conosciuto il padre Giuseppe, internato in un lager di lavoro in Germania dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Giuseppe morì in terra tedesca il 1° maggio del 1945 quando il figlio aveva solo un anno. Nonostante una figura materna amorevole e determinata, le condizioni di povertà del Dopoguerra hanno costretto Pierino a vivere in un collegio-orfanotrofio (a Preggio, Umbertide) per poi dedicarsi al lavoro e infine allo studio. Dopo anni di attesa, solo nel 1997, Pierino insieme al fratello e alla sorella, ha fatto visita alla tomba del padre, sepolto nel Cimitero Militare d’Onore Italiano di Ojendorf (Amburgo, Germania) con altri 5849 Caduti italiani.
In segno di rispetto verso la memoria di Giuseppe e degli altri connazionali sepolti ad Amburgo, la famiglia Monaldi ha deciso di non trasferire in Italia il corpo del padre.
Questo è il suo racconto.
Pierino Monaldi è nato a Città di Castello il 17 maggio 1944, vive nella frazione San Secondo. E’ presidente della Sezione di Città di Castello dell’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra. In occasione del 60° Anniversario della Liberazione di Città di Castello e della fucilazione di Venanzio Gabriotti, Pierino Monaldi ha curato la redazione del libro “Il sangue versato. Caduti miliari e civili dell’Alta Valle del Tevere nella Seconda guerra mondiale”.
Di Marco Polchi